I bomber sono incontenibili: anche Ronaldo ha un figlio illegittimo

Dopo Cristiano Ronaldo, anche l'ex bomber dell'Inter si arrende al test del Dna: è lui il padre di un bambino concepito durante i mondiali in Giappone del 2002

Il 6 luglio scorso era stato Cristiano Ronaldo, ad ammettere e ad assumersi le responsabilità di una scappatella: il fuoriclasse portoghese del Real Madrid aveva riconosciuto un bambino nato nel corso di una relazione occasionale, e aveva anche reso noto l'accordo raggiunto con la donna, una ragazza statunitense conosciuta durante una vacanza a San Diego. In cambio di una cifra assai consistente, la madre si era impegnata a sparire dalla vita del figlio, di cui Cristiano Ronaldo - e la sua vasta famiglia d'origine - si presero in esclusiva l'affidamento.
Ora tocca ad un altro Ronaldo: il brasiliano Ronaldo Luís Nazário de Lima, già centravanti dell'Inter e della nazionale Carioca. Che ieri, più o meno come fece il suo quasi-omonimo lusitano, annuncia pubblicamente la lieta novella. «Il risultato dell'esame del Dna ha dimostrato quello che i miei sentimenti mi hanno mostrato quando ho visto Alex. Alex è mio figlio, benvenuto».
In realtà, pare che per spingere l'ex Fenomeno a sottoporsi al test genetico sia stato necessario un ordine della magistratura di Brasilia, cui si era rivolta la madre del piccolo.

Si tratta di una oriunda giappo-brasiliana (una comunità assai folta, a causa dell'immigrazione del secolo scorso dal paese de Sol Levate a quello sudamericano) che conobbe Ronaldo durante i mondiali di calcio del 2002, disputati in Corea e Giappone. Da segnalare che la vivace attività extracalcistica non impedì a Ronaldo di giocare ad altissimi livelli il torno e di essere uno dei protagonisti della vittoria finale dei carioca.

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