Economia

I bonus spingono l’auto Fiat sale a quota 32,6%

Più 5,6% le vendite totali in Italia. Promotor: il fisco fa soffrire le vetture aziendali. Per Bravo 10mila ordini e «5 stelle» in sicurezza

da Milano

Fiat Group Automobiles ritrova, dopo 5 anni, il 32% di quota mercato in Italia. A febbraio i marchi di Torino si sono posizionati sul 32,6%, grazie soprattutto a Fiat che da sola vale il 24,6% di peso sulle vendite complessive del mese (più 5,6% la crescita globale delle immatricolazioni). Punto e Panda sono i modelli più richiesti, mentre Sedici si è fatta spazio tra i Suv. Per Bravo, da poche settimane nelle concessionarie, sono stati siglati 10mila contratti. La vettura, inoltre, si è fregiata delle 5 stelle EuroNcap in fatto di sicurezza, facendo così compagnia a Grande Punto e Croma. Per Fiat, Lancia e Alfa Romeo vendite in aumento, rispettivamente, dell’11,8, del 9,3 e del 16,7%. Lo scorso mese prima marca estera si è confermata Ford (8,6% di quota) e sempre della casa Usa è la vettura non italiana più venduta, la Fiesta. Nonostante i dati positivi e le 5 stelle conquistate dalla Bravo, la Borsa ieri ha penalizzato il Lingotto: il titolo ha perso il 6,16% a 17,23 euro dopo una giornata con scambi per oltre il 7,3% del capitale. Sul mercato italiano, dunque, comincia a impattare l’effetto incentivi anche se i primi risultati eclatanti, come sottolinea l’Unrae, si avranno dalla fine di marzo. «In gennaio e febbraio - rileva Gianni Filipponi (Unrae) - gli ordini raccolti dai concessionari sono aumentati del 20%». Il risultato di febbraio, seppur positivo, ha risentito di alcuni elementi negativi.

Primo fra tutti, secondo Promotor, la penalizzazione fiscale relativa alle auto aziendali.

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