I brevi Littoriali di Cesare Cattaneo

Quando un artista muore giovane si dice che è stato una meteora. Metafora logora e anche inadeguata. Un artista non è una stella cadente. Eppure, riflettendo sulla figura di Cesare Cattaneo, scomparso a trentun anni nel 1943, verrebbe voglia di usarla, almeno come immagine di una luce spenta troppo presto. Cattaneo è un esponente di quel razionalismo di Como che ha il suo massimo interprete in Terragni (scomparso anche lui nel 1943 e anche lui prematuramente, a trentanove anni) ed è l’equivalente in architettura dell’astrattismo geometrico di Radice e Rho. A lui è dedicata la mostra «Cesare Cattaneo e i Littoriali 1934-1935», a cura di Alessandra Muntoni, aperta fino al 22 febbraio in uno degli ultimi capolavori di Terragni: la Casa del Fascio di Lissone.

La mostra indaga con precisione la Casa dell’Assistenza Fascista, presentata da Cattaneo ai Littoriali del 1935; studia poi la Casa dello Studente, ideata per l’edizione 1934 della manifestazione; ed esamina i progetti più significativi esposti nei vari Littoriali di Architettura.

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