Giuseppe Damasio, leader di «Momento Liberale» aveva pubblicato un appello a pagamento sul Giornale per cercare un candidato sindaco che lanci la sfida in largo anticipo alla sinistra Ora arrivano le prime adesioni e i commenti positivi.
Dopo lesperienza, devo confessare non del tutto felice, fatta alle ultime elezioni regionali con Società domani, anche io penso come Beppe Damasio che le ferie estive siano il momento giusto per parlare di candidature e di programmi per non rimanere poi intrappolati in scelte precipitose fatte nellurgenza delle elezioni.
Cè in primo luogo, ed anche qui concordo con Damasio, la necessità di individuare con un certo anticipo le candidature nellarea dellopposizione per le prossime elezioni amministrative a Genova.
Una democrazia vive se cè alternanza.
A Genova, da circa 35 anni, governano ininterrottamente gli stessi partiti e gli stessi uomini. Democrazia vorrebbe che, solo per questo fatto, lopposizione avesse una possibilità di governare.
Il problema è che lopposizione non ha uomini. Il governo della città è così «pervasivo» (si veda loperazione Pittaluga) che fuori dal gioco rimangono solo le persone ideologicamente troppo ingombranti.
In questa situazione, non vedo come la candidatura di Biasotti da sola possa rovesciare la situazione.
Per questo voglio sottoporre ai lettori lesigenza che mi aveva portato a collaborare alla nascita di Società domani: promuovere la partecipazione e dare rappresentanza politica a chi non vota perché non si riconosce in questi partiti.
Ci sono quattro temi, che da soli fanno un programma di governo, che oggi sembrano estranei a tutte le forze politiche: la laicità dello Stato, la partecipazione dei cittadini, la sostenibilità ambientale e sociale, il progresso scientifico.
Io immangino una terza candidatura, dichiaratamente laica, che potrebbe sparigliare le carte.
Cordiali saluti.
(Area laica)
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