I cantieri al setaccio: dopo Santa Giulia tocca a Pioltello e Falck

Il giudice la definisce «una struttura parallela» per realizzare «enormi guadagni illeciti». È il grande affare del quartiere Santa Giulia, le cui opere di bonifica vennero gonfiate del 30 per cento da un’associazione temporanea di imprese guidata dalla Servizi Industriali srl di Giuseppe Grossi, finito ieri in carcere assieme ad altre quattro persone con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, appropriazione indebita, truffa e riciclaggio. Tra gli arrestati, con l’accusa di concorso in riciclaggio, anche Rosanna Gariboldi, assessore a Pavia e moglie dell’ex assessore lombardo alla famiglia Giancarlo Abelli, ora parlamentare e vocecoordinatore nazionale del Pdl. Secondo l’accusa, il «sistema Grossi» avrebbe permesso di occultare su conti esteri sovrafatturazioni per oltre 22 milioni di euro, stornati attraverso l’interposizione di società solo apparentemente coinvolte nel trasporto e smaltimento in discariche tedesche dei materiali da bonifica.


Ma dalle carte dell’inchiesta emerge anche che Grossi si era interessato ai lavori di smaltimento di rifiuti nell’area ex Sisas di Pioltello e della bonifica dell’area ex Falck di Sesto San Giovanni. «Si tratta di una vicenda - scrive il giudice nell’ordinanza di custodia cautelare - che ha intrecci difficili da dipanare e risvolti commerciali e legali non chiari».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica