I carabinieri a Palazzo Vecchio per tutelare l’affresco di Vasari

I carabinieri a Palazzo Vecchio per tutelare l’affresco di Vasari

Colpo di scena, ieri mattina, a Palazzo Vecchio, a Firenze. I carabinieri del Ntpa, il Nucleo tutela patrimonio culturale, hanno fatto un sopralluogo nel Salone dei Cinquecento dove sono allestiti i ponteggi per la ricerca della Battaglia di Anghiari, il dipinto perduto di Leonardo da Vinci che secondo alcuni esperti si troverebbe sotto la Battaglia di Scannagallo (1563-65) di Giorgio Vasari, affrescata su una delle pareti del Salone. Tre giorni fa era stato presentato da Italia Nostra un esposto alla procura di Firenze: secondo l’associazione i sei fori eseguiti sul dipinto del Vasari per utilizzare la sonda endoscopica comporterebbero il reato di danneggiamento di opera d’arte. Attraverso l’affresco del Vasari è stata fatta passare una microsonda che ha confermato la presenza di una intercapedine dietro al muro. La sonda ha anche estratto particelle della parete incontrata oltre l’intercapedine, già sottoposte ad analisi. In particolare ci sarebbe anche materiale organico, forse uovo utilizzato per le sinopie.
I carabinieri che sono stati nel Salone dei Cinquecento si sarebbero limitati a raccogliere informazioni dai tecnici che partecipano alla ricerca, ma per ora non è previsto un sequestro cautelativo dei cantieri, come richiesto nell’esposto. La ricerca, condotta in collaborazione con il National Geographic e l’Università di San Diego, e che dovrebbe durare fino a fine mese utilizzando i fori già praticati, ha scatenato polemiche anche in ambito accademico e politico. Qualche giorno prima dell’intervento di Italia Nostra, oltre 300 tra intellettuali e storici avevano infatti firmato un appello per chiedere lo stop della ricerca. Da parte sua, invece, il Comitato nazionale per la valorizzazione dei Beni storici e culturali - impegnato a Firenze nella ricerca dei resti Lisa Gherardini del Giocondo, la presunta Monna Lisa - ha dato pieno sostegno al tentativo di recupero della Battaglia di Anghiari: «La lobby del conservatorismo sacrale delle opere d’arte va combattuta e sconfitta», ha detto il presidente Silvano Vinceti.

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ha spinto la ricerca del Leonardo perduto, ha invece commentato: «Quanto alle polemiche dei rosiconi della ricerca dico: ride bene chi ride ultimo», ribadendo che «nessuno ha toccato la pittura del Vasari: quereleremo chi sostiene il contrario».

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