I cartoni animati «trionfano»

Patrizia Rappazzo

Streghe, maghetti e creature fantastiche, inseguimenti e promesse d’amore. Mai tanti cartoon e mai prima d’ora così attesi da un pubblico così ampio, tanto da ipotizzare che l'animazione, sia diventato oggi il vero «cinema» per famiglie. Le festività sono all’insegna del divertimento puro, affiancato da effetti speciali per grandi e piccini. Polli protagonisti in Chicken little dell’americano Mark Dindal che, dopo l’allarme dell’aviaria, in questo film di animazione generato al computer rende omaggio all’animale più criminalizzato del momento. Da polli digitali a pennuti veri con un altro campione di incassi, l’affascinante incrocio fra fiction e documentario La marcia dei pinguini del francese Jean-Luc Jacquet. Ancora animazione con Le cronache di Narnia il leone, la strega e l’armadio dell’americano Andrew Adamson, ispirato alla saga di Clive Staples Lewis.
Diretto da Andrew Adamson, mescola «live action» ed effetti speciali digitalizzati. Profuma già di cult, invece, la favola africana Kirikù e gli animali selvaggi diretto da Michel Ocelot e Benedicte Galup, un sequel non tradizionale, con un nuovo capitolo dove il piccolo Kirikù è alle prese con numerose avventure. Non manca la solita commedia scollacciata. Quest’anno è toccato a Neri Parenti dirigere Natale a Miami ennesima farsa che vede per l’ultima volta insieme il duo comico Boldi-De Sica. In sala anche una delle galline dalle uova d’oro del cinema italiano, Leonardo Pieraccioni. con Ti amo in tutte le lingue del mondo, commedia con un attore d’eccezione, il cantautore Francesco Guccini. Per concludere con brio, due commedie: interpretato da Jennifer Aniston, Kevin Costner e Shirley MacLaine, Vizi di famiglia di Rob Reiner ruota attorno a Sarah, una giornalista che scopre segreti di famiglia insospettabili. Ancora matrimoni, ma di tutt’altro genere, nello spagnolo Reinas di Manuel Gomez Pereira dove a dividersi la scena sono tre coppie di ragazzi all’altare, tutti dello stesso sesso, e le cinque «reinas» del titolo: mamme ansiogene e iperprotettive. In sala anche Mr. e Mrs. Smith, con la nuova coppia formata dal fedifrago Brad Pitt e dalla bellissima Angelina Jolie.
Parata di stelle anche in Broken flowers, ultimo film di Jim Jarmush, che ha schierato attori del calibro come Bill Murray, Sharon Stone e Jessica Lange. Emozioni e sentimento si mescolano con il genere drammatico con Richard Gere e Juliette Binoche protagonisti di Parole d’amore, di Scott McGehee pellicola che scava nel dolore di una famiglia prossima ad andare a pezzi. Dall’Oriente Memorie di una geisha dello statunitense Rob Marshall, dolorosa storia di una formazione di vita lontana dalla nostra cultura.
Ancora drammi orientali con le storie di emigrazione di Shangai dreams del cinese Wang Xiaoshuai. Si vola in Belgio, invece con L’enfant, Palma d’oro Cannes 2005, di Jean-Pierre Dardenne racconto di due giovanissimi sbandati e incapaci di gestire il loro bambino appena nato.

Rivolto ad un altro target è poi A History of Violence di David Cronenberg, con un grande Viggo Mortensen, sicuramente il meno «natalizio» dei titoli elencati finora, ma anche tra i più intensi per raccontare storie di vita negli States.

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