«I chilometri zero non sono di casa»

BarcellonaDa poco più di un anno alla guida di Citroën Italia, Jean-Philippe Imparato ha preso rapidamente confidenza con le peculiarità del nostro mercato, tanto che la marca ha ottenuto nel 2008 una serie di record: con 116.082 unità consegnate ai clienti e una quota salita dal 5,25 al 5,42%, prima casa francese nel nostro Paese, quinta nel mercato auto e quarta se si considerano solo le vendite ai privati.
Ma la bufera che si sta abbattendo sul settore dell'auto non la spaventa?
«Certo, il mercato è debole, ma non siamo nella terza guerra mondiale. Quest’anno mi aspetto tra 1,75 e 1,8 milioni di unità vendute in assenza di interventi di sostegno, più altre 200mila nel caso vengano introdotti nuovi incentivi. Ma la situazione è fluida e le previsioni possono cambiare».
Per Citroën Italia che cosa prevede?
«L’obiettivo nel 2009 è vendere senza forzature 130mila unità e salire al 5,6% del mercato. Ribadisco: niente “chilometri zero” o altri espedienti per gonfiare il mercato».
Ma come pensa di riuscirci?
«Possiamo contare su una gamma ampia e ben assortita. Oltre alla C3, che rimane il nostro modello, ci stanno dando grosse soddisfazioni C4 Picasso e C5. E adesso con C3 Picasso in cui crediamo molto, stiamo per lanciare Freeway, la nuova soluzione d’acquisto “zero pensieri”».
Che cosa significa?
«Oltre a un finanziamento a 24/36 mesi con restituzione garantita a un prezzo già stabilito, il cliente ottiene un contratto di manutenzione e assistenza, l’auto sostitutiva gratuita, la copertura Super Kasko e altre prestazioni».
Tutto questo a che prezzo?
«Ipotizzando l’acquisto di una C3 Picasso 1.6 Perfect, a listino a 16.250 euro, il costo di Freeway risulta di 1.

848 euro, con un risparmio del 45% sul valore dei servizi offerti».

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