(...) incisivo di «rottamazione», i problemi di bilancio sono i problemi di bilancio. Poi però ha nominato 25 nuovi dirigenti, tutti ex funzionari, e lo ha fatto discrezionalmente, cioè indicandoli direttamente, nome per nome, senza indire concorsi.
Con almeno due effetti negativi, che hanno fatto imbestialire i sindacati. Il primo è economico: lassessore al Bilancio e al personale Giovanni Battista Pittaluga infatti sè ben guardato dallaumentare il fondo delle indennità di produttività, una voce che incide abbastanza considerevolmente sullo stipendio dei dirigenti, che fino a ieri era calibrato su un centinaio di persone. Semplicemente lo ha redistribuito, causando quindi un taglio netto per tutti di circa il 10 per cento della retribuzione. La seconda accusa che il sindacato muove alla giunta è di aver creato dirigenti di serie B. Perché i 25 non sono stati assunti tramite concorso, ma contrattualizzati con «mansioni superiori» per un solo anno, che potrebbero diventare tre se venisse bandito un concorso. E sì che cera, la possibilità di attivare immediatamente il concorso evitando pasticci: era stata la giunta di sandro Biasotti a prevederne uno, ma quella di Claudio Burlando lha annullato, spiegando che sarebbe occorsi troppo tempo per concluderlo. «Solo che se non si parte mai non si arriverà mai da nessuna parte» obietta adesso il sindacato, che parla di «operazione mal calibrata» e di «precariato dirigenziale». Perché, tanto per cominciare, i nuovi dirigenti ricevono uno stipendio comunque inferiore a quello dei loro pari in grado. Di più, ricoprendo una posizione, come dire, dal futuro incerto, secondo il sindacato saranno, per quanto competenti-seri-stimati, più facilmente «influenzabili»: «La loro indipendenza può venire forzata» è lavviso.
Il tutto in barba alle indicazioni nazionali di riorganizzare la macchina regionale riducendo il numero dei dirigenti. E il tutto, anche, in un clima invero poco adatto alla famosa necessità di «fare squadra», là dove le new entry, annota il sindacato, avranno per forza di cose minore autorevolezza sia nelle strutture in cui lavorano sia allesterno della Regione: «In questo modo si crea una guerra interna, i vecchi dirigenti contro i nuovi, altro che clima di collaborazione». Prima delle nuove nomine discrezionali la giunta contava 91 dirigenti. Fra i nuovi 25, tre vengono dal consiglio regionale, che non ha voluto adottare la stessa procedura di promozione, ma che avrebbe fatto pressing sulla giunta per ottenere comunque tre posizioni dirigenziali. Nel corso di questa settimana i sindacati si riuniranno in assemblea per dicedire il percorso di agitazione.
Allo sciopero sperano di non arrivare, che «sa comè, poi il lavoro che non si fa prima bisogna farlo dopo», questo significa in effetti incrociar le braccia, ma insomma alla lotta dura senza paura bisogna esser predisposti. Sicuramente chiederanno un incontro con i presidenti di giunta e consiglio regionale Claudio Burlando e Mino Ronzitti, dopo che si è concluso con un nulla di fatto il confronto con Pittaluga. Alle critiche infatti lassessore ha risposto con un così è se vi pare e anche se non vi pare. Alla posizione di forte chiusura su ogni modifica del provvedimento, è seguito il contrattacco da parte di G.B. il professore, che sarà anche assessore di una giunta di centrosinistra ma che notoriamente non ama le recriminazioni dei i dipendenti pubblici, con una critica neppure troppo velata al lavoro svolto dagli attuali dirigenti, che non sarebbero in grado per esempio di svolgere adeguatamente le valutazioni del personale.
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