A Milano «stravinceremo» ha assicurato giorni fa il capolista della Lega Matteo Salvini, che conta di pescare voti non solo a sinistra ma «tra i delusi del Pdl». E non si è fatto attendere ieri il rilancio del colonnello del centrodestra Ignazio La Russa: «Noi pensiamo di fare il botto, prendendo gli scontenti del Carroccio», mentre «loro non ne troveranno tanti tra i nostri elettori. Limportante comunque è che alla fine tutti insieme abbiamo tanti voti». Ma anche tra le due anime del Pdl la sfida alle urne sarà inevitabile. La Russa venerdì ha riunito tutti gli ex Alleanza Nazionale in lista per le comunali e le zone per serrare le fila e fare squadra allinterno del Pdl. E ieri lo stato maggiore era intorno al candidato di punta in consiglio comunale, luscente Marco Osnato che è anche coordinatore cittadino vicario del Pdl. In sala uno spaccato esteso della destra, accanto al ministro cera il sottosegretario Daniela Santanchè, Massimo Corsaro, Pierfrancesco Gamba, Lino Guaglianone, lassessore uscente Maurizio Cadeo, Romano La Russa, Gianni Stornaiuolo, Umberto Maerna, lex Udc Marco Ruffino, Antonio Caruso, lintellettuale Marco Valle, storico segretario del Fronte della Gioventù. La Russa cita anche Viviana Beccalossi che non ha potuto partecipare, li definisce tutti «la covata di Alleanza nazionale», ricorda «lapporto positivo che la destra ha dato alla crescita di tutto il Pdl» ad esempio su temi come quelli della sicurezza «15 anni fa a parlarne si veniva accusati di voler fare propaganda, oggi si è capito che senza i controlli non ci può essere lo sviluppo della città». Sui manifesti spicca lo slogan «orgogliosi di essere italiani». E il ministro ribadisce che «al contrario della Lega, per noi la milanesità è un valore che non contrasta con il sentimento nazionale». I lumbard? «Quando non sanno cosa dire della Moratti, la criticano perchè è un pò fredda e distante, ma bisogna conoscerla perchè ha una grande passione» e «la riservatezza, non mostrare troppo i propri sentimenti è una caratteristica tutta milanese, per cui non esiste sindaco più milanese di lei».
Finalmente «non si sente parlare di delfini» una definizione più cara agli ex di Forza Italia «ma di covate, e sono orgogliosa di appartenere a quella di La Russa» assicura la Santanchè. Dentro al Pdl «ma mantenendo le caratteristiche principali degli ex An». Assicura il contributo alla raccolta voti per Osnato e ricorda che «da soli non si vince mai, tanto meno in politica».
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