«Qui si mangia la vera piadina romagnola». Sembra quasi un scherzo, nel cuore di Chinatown. Incastrato tra gli ideogrammi dei ristoranti cinesi, il bar «Lincontro» in via Paolo Sarpi «resiste». E con i vicini ha almeno una cosa in comune: il no alla zona a traffico limitato, su cui stringe i tempi la Lega che ieri pomeriggio ha organizzato un presidio tra le vie Sarpi e Niccolini. «Non lavoreremmo più - spiega la titolare del bar -, le ztl si fanno nelle vie del passeggio, in centro. Capisco che i residenti vogliano dormire, ma basta fissare regole e soprattutto farle rispettare. I vigili ci sono ma multano solo per il divieto di sosta, non per il carico-scarico merci». Dallaltro lato, il titolare del negozio di abbigliamento Ting Sin ha gli occhi a mandorla ma ormai parla dei cinesi come se non avesse nulla da spartire: è in Italia da cinquantanni ed è sposato con una friulana, quasi un italiano doc. Li difende dalle critiche («non danno alcun fastidio») ma certo è che il proliferare di negozi allingrosso ha trasformato in negativo una strada «che un tempo era un fiore allocchiello». «No alla ztl», è categorico, ma pensa che se via Sarpi diventasse isola pedonale «allora sì ne avremmo tutti vantaggio, la gente verrebbe volentieri e i negozi venderebbero di più». Posizione condivisa da Luigi Anzani, titolare della storica Cappelleria Melegari. La fondarono i genitori nel 1914, e lui - che oggi ha 72 anni - iniziò a bazzicarci che ne aveva sedici. «Una volta era una bella via dello shopping», ricorda. Nulla da dire sui negozietti cinesi, il problema sono sempre i grossisti. E i vigili: «Sono collusi, lo scriva pure». Sulla ztl, sa di non essere smentito, «sono contrari tutti i commercianti, italiani e no». Sullipotesi dellisola invece «siamo divisi a metà. Personalmente credo che con una strada alberata, panchine e marciapiedi larghi, via Sarpi diventerebbe molto attrattiva».
Il comitato ViviSarpi, che invece riunisce quei residenti stanchi di aspettare la ztl, ha già portato in Comune 2mila firme e chiede che non si perda tempo, anche se dopo la commissione sicurezza di venerdì a Palazzo Marino è sempre più perplessa. «La ztl si farà - rassicura il vicesindaco Riccardo De Corato -. Invierò una lettera a tutti i capifamiglia che risiedono nel quartiere Sarpi e lunedì 10 marzo convocherò un tavolo operativo dove verrà affrontato il percorso che dovrà portare alla ztl». Saranno presenti lassociazione ViviSarpi, il console Zhang Limin, lassessore allUrbanistica Carlo Masseroli, i presidenti delle zone 1 e 8, rappresentanti dei commercianti milanesi, cinesi e dei grossisti. «Il Comune non fa il tifo per nessuno - assicura - ma vuole che siano tutti a vincere, milanesi e anche cinesi. Dovremo trovare soluzioni che non creino disagi a nessuno: prima di tutto, evitare il problema dei carrelli e del carico-scarico, poi trovare nuove aree di parcheggio».
Il capogruppo della Lega Matteo Salvini lo legge come «un passo avanti che ci rincuora.
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