«I commercianti non possono lamentarsi»

«I commercianti non possono lamentarsi»

Ho letto il Vostro articolo «Soste, tolleranza zero ecc. ecc.» sul Giornale di Genova del 21 febbraio scorso.
Non concordo con il Vostro tono catastrofico in relazione alle questioni sollevate dai Commercianti per la nuova regolamentazione dei parcheggi alla Foce.
Anche se non ho votato per il sindaco Giuseppe Pericu ed i suoi, non è necessariamente tutto sbagliato quanto hanno deciso nel frangente. Il parcheggio non è un problema ideologico e tutto è migliorabile dopo un giusto periodo di rodaggio!
I due commercianti da Voi citati nell’articolo, in buona sostanza, non dicono nulla di negativo contro la regolamentazione dei parcheggi.
Uno lamenta che MAI ha avuto una zona per il carico e scarico della merce, l’altro ritiene troppo esosa la tariffa di 50 euro mensili per la vettura necessaria al suo lavoro. Entrambi paventano, o il loro dire sottintende, un grosso calo nelle presenze della clientela.
Ricordo in proposito alcune cose:
- I Commercianti si sono sempre opposti all’istituzione di isole pedonali e/o ai parcheggi regolamentati, salvo in seguito concordare sulla loro opportunità (vedi Via S. Lorenzo, Via S. Vincenzo ed il Quadrilatero, ove il commercio non è stato cancellato).
- Il Quartiere della Foce è uno dei meglio serviti da parte del commercio, è quasi centro città, vi sono farmacie, supermercati, enoteche, cinema ,mercati rionali, banche, trattorie, ristoranti, pizzerie, negozi di abbigliamento, cartolerie e quanto altro necessario alla popolazione residente senza che questa debba prendere la vettura per fare le compere. Vi sono anche molti insediamenti di uffici, privati e pubblici, società, i cui frequentatori hanno le stesse esigenze degli abitanti del Quartiere.
L’eventuale calo di presenze nei negozi può essere dovuto, se sarà dimostrato, alla scarsa propensione dei residenti fuori del quartiere che si recano alla Foce per fare acquisti, ad un scarso «addestramento» della clientela degli esercizi.
Molti Genovesi non hanno ancora compreso che la cosa migliore è fare la spesa una, due volte la settimana,usando la macchina e pagando 2-3 euro per un parcheggio vicino al loro negozio preferito.

Usare la vettura per acquistare un modulo o una bottiglia di vino e magari parcheggiare per «un momentino» in doppia fila è diventato adesso troppo oneroso e così deve essere!
Occorre ottimizzare, da parte di tutti noi l’utilizzo della propria vettura ed usarla solo quando veramente necessario!
Occorre quindi aspettare un ragionevole lasso di tempo affinché i clienti si convincano ad usare la vettura con moderazione, facendo comprendere loro che un diverso atteggiamento non paga, anzi «fa pagare».
Il nostro Giornale, a mio avviso, dovrebbe anche aiutare affinché questo avvenga!
Con i migliori saluti
Genova

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