Per i concerti navette gratis da Lampugnano

Navette gratuite dal parcheggio di Lampugnano allo stadio. Per evitare intasamenti intorno a San Siro - che per dodici ore, dalle 13.30 all’una e mezza di notte, diventerà zona a traffico limitato - in occasione dei concerti di giugno il Comune garantirà un servizio di collegamento gratis a chi lascia l’auto al silos (da 2mila posti) all’uscita della tangenziale. Provvedimento approvato ieri mattina dalla giunta, per far digerire agli assessori sul piede di guerra la ricetta della ztl. Si parte giovedì prossimo, con i Depeche Mode sul palco. Fuori, già dalle 13.30 i vigili metteranno le transenne e l’accesso sarà consentito solo ai residenti e ai pullman organizzati che potranno usare il parcheggio del piazzale dello Stadio. Per gli altri, mezzi pubblici potenziati (circa 500 autobus), metropolitana «rossa» aperta un’ora in più (l’ultimo passaggio alla fermata di Lotto intorno alle 2) e le navette gratis da e per Lampugnano. A pagare gli straordinari dei ghisa (15mila euro) e il rafforzamento di bus e metrò (12.600 euro) sarà Live Nation, la società promoter dei concerti a San Siro, il collegamento con Lampugnano sarà invece a spese del Comune, che farà il test per i concerti dei Depeche Mode e per le «Amiche per l’Abruzzo» il 21 giugno, poi deciderà se fare il bis anche per le date di luglio: gli U2 al Meazza il 7 e 8 luglio e Madonna il 14 luglio. È fissata solo per giugno, al momento, la deroga a 78 decibel, la speranza del promoter Roberto De Luca è che i livelli del rumore possano alzarsi almeno a luglio «ad 80 decibel», e l’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi assicura: «Lo valuteremo». Milano, afferma, «ama la musica e deve offrire concerti internazionali, non possono 15 persone di un comitato mettere sotto scacco la città con ricorsi che peraltro perdono».
L’assessore all’Ambiente Edoardo Croci garantisce che il livello del rumore è stato fissato d’intesa con Arpa e Asl «nel massimo rispetto delle esigenze di spettatori e residenti». Il Comune ha fissato lo stop alla musica alle 23.30, non un minuto di più. Anche se l’assessore al Marketing territoriale Massimiliano Orsatti protesta: «Per 5 giorni l’anno i residenti sopportino la musica almeno fino a mezzanotte». De Luca garantisce che limiti di orario e rumore saranno rispettati e non ci saranno vigili al mixer a spegnere la musica in caso di sforamento («ci mancherebbe il filo spinato» scherza l’organizzatore). In caso di violazioni, spetterà alla Procura intervenire. «Noi metteremo a disposizione degli organizzatori persone che segnalino il rischio, se ci sarà bisogno», precisa Terzi.

Certo De Luca si aspettava «già ora il tetto a 80 decibel, spero possa arrivare almeno a luglio, un compromesso tra chi paga il biglietto e chi abita vicino allo stadio. Stiamo investendo molto per non far uscire il suono all’esterno. Certo, per il futuro vorremmo che si arrivasse a una definizione chiara delle regole, non a sei giorni da un concerto».

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