Cè grande attesa nel mondo produttivo per il «via» agli incentivi agli acquisti di numerosi beni di consumo, dalle moto agli elettrodomestici, il 15 aprile prossimo. Gli ultimi dati della Confcommercio indicano infatti un leggero arretramento dei consumi nel febbraio scorso (-0,5% rispetto a gennaio), anche se in ragione danno cè stato un incremento dell1,4%. Anche in questo caso, la componente automobili resta fondamentale: senza di essa, i consumi avrebbero mostrato una flessione annuale dello 0,4%. Le famiglie appaiono ancora molto caute, soprattutto a causa delle incertezze che caratterizzano loccupazione, e rinviano le decisioni di spesa. Anche in marzo, secondo la principale organizzazione del commercio, non dovrebbero essersi registrati mutamenti di rilievo. Per questo motivo, gli incentivi varati dal governo potrebbero rappresentare la «spintarella» necessaria alla ripresa delle vendite.
In particolare, nel mese di febbraio si sono registrate contrazioni cospicue (-2,5% in volume e -1,9% in valore) nei consumi di alimentari rispetto allo stesso mese del 2009. Male anche gli articoli di abbigliamento e calzature, con un -1,5%. «Questo dato, associato alla flessione dell1,3% in gennaio - spiegano alla Confcommercio - conferma le difficoltà del settore a recuperare certi livelli di domanda anche nel periodo dei saldi». Al contrario, tengono le auto, le comunicazioni, i consumi per il tempo libero. Il comparto «beni e servizi per la mobilità», che comprende lautomobile, ha registrato un incremento annuale del 14,3%.
È in questo quadro ancora debole che si inseriscono gli incentivi agli acquisti, che prendono il via il 15 aprile. Riguardano motocicli, cucine componibili, elettrodomestici (lavastoviglie, forni elettrici e piani di cottura), pompe di calore per acqua calda, nautica, macchine agricole e rimorchi. Lo stanziamento complessivo deciso dal governo è pari a 300 milioni di euro, suddiviso fra i vari settori. Da martedì scorso è attivo, ma difficilmente raggiungibile a causa delle numerosissime chiamate, il numero verde (800.556.6670) attivato presso Poste italiane per ricevere il codice identificativo necessario per le procedure di erogazione degli incentivi. La previsione è che le cifre stanziate verranno esaurite nel giro di un paio di settimane.
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