I risparmiatori che hanno depositi sui conti correnti saranno meno contenti della decisione presa da parte della Bce. Non tanto coloro che dispongono di somme liquide sui conti correnti delle banche classiche, la cui remunerazione era già di fatto azzerata (o quasi), quanto la moltitudine di famiglie che ha preso confidenza negli anni con i conti on-line: dal Conto arancio di Ing Direct, al conto di Santander Consumer Bank, e via via tutti gli altri; dal conto di Websella di Banca Sella a quello di Iwbank, dal deposito di Webank (gruppo Banca Popolare di Milano) a quello di Fineco, dal conto di Banca Ifis al Barclays netto della filiale italiana dell'omonimo istituto di credito britannico, fino a CheBanca! del gruppo Mediobanca.
È bene ricordare, che nella maggioranza di questi casi, i tassi offerti possono essere modificati in qualsiasi momento dalla banca. Tuttavia, tranne alcuni casi in cui l'erogazione del tasso attivo sui depositi è esplicitamente indicizzata al tasso di sconto della Bce (come nel caso, per esempio, del conto corrente Fineco), è probabile che l'adeguamento al ribasso non sia immediato. Questo perché la concorrenza nell'accaparrarsi i clienti scontenti dei servizi delle banche tradizionali resta forte e, anzi, nelle ultime settimane ha visto un incremento delle promozioni più aggressive (vedi Barclays netto e il rialzo dei tassi di Conto Arancio).
Per quanto riguarda invece i nuovi clienti che hanno aderito ai conti approfittando di particolari promozioni della durata di tre, sei o
12 mesi, l'effetto del taglio dei tassi adoperato dalla Bce è ininfluente sul saggio di interesse riconosciuto sui depositi in quanto tali proposte sono regolate da un contratto che vincola la banca per tutta la durata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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