«I controlli su Atm toccano al Comune»

Goggi dice no al garante e lamenta il calo di risorse: «Dallo Stato 30% in meno in 10 anni»

«Se si vogliono fare controlli» sul servizio di Atm «li deve fare il Comune», secondo l’assessore comunale ai Trasporti Giorgio Goggi, «perché a norma di legge, nel rapporto tra concedente, il Comune, e il concessionario, Atm, al Comune spettano compiti di programmazione e controllo». Goggi, a margine del convegno «Donne e trasporti» ieri a Palazzo Marino, ha risposto così in merito alla richiesta, emersa il giorno prima nella commissione consiliare Trasporti, di controlli sui servizi dell’Atm.
«Si sono dette cose stravaganti - ha spiegato Goggi - ad esempio sull’affidamento dei controlli a un ente terzo, e ci si dimentica che esistono delle leggi. La norma è semplice: i controlli spettano al Comune, che ha costituito l’Agenzia della Mobilità, che li può compiere». Certo, ha proseguito, «oggi c’è un contratto che impegna il Comune a non fare controlli senza preavvertire l’azienda». Il problema, secondo Goggi «si risolverà solo continuando nel processo di liberalizzazione del trasporto pubblico». «Purtroppo è difficile per tutti - ha continuato Goggi - gestire il trasporto pubblico in una situazione di risorse calanti: il Fondo nazionale Trasporti non viene aggiornato dal 1996, con la conseguenza di una flessione del 30 per cento delle risorse». Le difficoltà si potranno affrontare «solo andando verso una gestione con un vero contratto di servizio, un capitolato d’oneri e fatture».


Bruno Soresina, presidente di Atm, ha parlato anche di una riorganizzazione di Atm «per dare alle donne le migliori possibilità per entrare a far parte dell’azienda». Sempre a proposito di «quote rosa» il presidente di Ferrovie Nord, Norberto Achille, ha spiegato orgoglioso «che il numero di donne impiegate alle Nord è il doppio di quello di Ferrovie dello Stato e di Atm».

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