La decisione di procedere alla ristrutturazione è ormai decennale: già dagli anni Novanta numerosi sono stati i progetti presentati da società sempre diverse delle Ferrovie dello Stato (Mediastazioni, Centostazioni e altre), ma non si è mai arrivati a concretizzare nulla. Quando nel 2004 venne costituita la società Porta Sud tra Comune di Bergamo, Rete Ferroviaria Spa e Camera di commercio, si credette finalmente d'essere arrivati a una svolta. La giunta di centrodestra guidata dal sindaco Cesare Veneziani, su sollecitazione anche di alcuni giornali locali, buttò definitivamente nel cestino lassurdo progetto della passerella, una struttura mastodontica che avrebbe dovuto scavalcare fabbricato e binari per collegare il piazzale della stazione al polo scolastico di via Gavazzeni. Al suo posto, quello che lassessore Luigi Nappo definì luovo di Colombo, ossia il prolungamento del sottopassaggio dei binari fino alla via Gavazzeni.
Il sottopassaggio fu realizzato ed inaugurato nel 2008 dalla subentrata giunta di centrosinistra capitanata da Roberto Bruni. La realizzazione fu resa possibile grazie al contributo della Regione e dagli oneri recuperati dal via libera alla costruzione del centro di ricerca Kilometrozero avviato dalla Brembo di Alberto Bombassei. Il sottopasso pedonale ha almeno avuto il merito di risolvere il problema degli studenti, per anni costretti a compiere un giro di un paio di chilometri per raggiungere il polo scolastico distante, in linea daria, un centinaio di metri dalla stazione.
Ma avete mai provato a prendere un treno da Bergamo, trascinando una valigia su quei gradoni? Non si tratta d'abbattimento delle barriere architettoniche per i disabili, neppure considerati: nemmeno una persona normodotata può accettare una situazione del genere. E se vi scappa la pipì? O se siete in anticipo e intendete aspettare nella sala dattesa? Esperienze che non è il caso di sperimentare. Non si tratta solo di cattivo funzionamento delle biglietterie, bensì di vero e proprio degrado urbano.
Tornando alla ristrutturazione, nel giugno del 2010, a Roma, ci fu l'incontro tra il vicesindaco Gianfranco Ceci, il dirigente dei lavori pubblici Nicola Cimmino ed il direttore operativo di Centostazioni Francesco Corea, accompagnato dal proprio team, per uniformare i progetti di rifacimento della stazione, a carico delle Ferrovie, e quelli di piazzale Marconi, a carico del Comune, cofinanziato dalla Regione Lombardia.
Il progetto, infatti, prevede la creazione di un collegamento sotterraneo tra la stazione ferroviaria e quella delle autolinee (posta sul lato opposto del piazzale) con negozi, aree commerciali, uffici, ascensori; sono previsti inoltre parcheggi per la sosta temporanea dei veicoli, parcheggi per biciclette, motociclette, aree verdi e percorsi pedonali protetti. Il tutto per una spesa complessiva prevista di 6,5 milioni di euro e con l'indicazione dei tempi di realizzazione per la fine del 2012.
Individuata la ditta appaltatrice (Consorzio Ambrosiano di Pessano con Bornago), attraverso una gara (19 furono le offerte) si pensò finalmente dessere a cavallo.
Nulla di più errato: nella primavera di questanno il Tar di Brescia, accogliendo il ricorso dellazienda milanese Arconvent contro lassegnazione dellappalto al Consorzio Ambrosiano, ha bloccato tutto. Il secondo round, al Consiglio di Stato, si è concluso pochi giorni fa con la conferma: lappalto va alla Arcovent che adesso potrà firmare il contratto e quindi procedere alla redazione della progettazione esecutiva.
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