I cristiani copti in piazza per chiedere libertà in Egitto

Non va in ferie la rabbia dei cristiani d’Egitto immigrati a Milano. Anche ieri i copti si sono radunati, erano alcune decine, per manifestare per la libertà e la democrazia nel loro paese, in cui continuano a denunciare discriminazioni o violenze ai loro danni. Ieri, nella prima domenica di luglio, erano una trentina sotto il sole di piazza Castello, «per chiedere un’iniziativa europea che difenda i nostri diritti dall’intolleranza islamica», come ha spiegato a megafono un rappresentante della comunità cristiana copta milanese.
Un’auto tapezzata di manifesti e cartelloni, parcheggiata nella piazza e sorvegliata da alcuni agenti delle forze dell’ordine, era il motore della protesta, sui cartelloni e sui volantini distribuiti ai passanti si leggeva «Libertà».


«Qui in Occidente vi illudete che ora da noi ci sia la democrazia come la intendete voi, ma è ben diverso là - ha spiegato una giovane manifestante - la libertà nel mondo islamico è intesa come assenza di schiavitù senza implicazioni politiche e religiose, un concetto ben lontano dall’uguaglianza e dalla democrazia intese come qui».

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