I dati di un'analisi: sale l'attenzione verso le emissioni

In Europa 8 gestori di flotte su 10 prevedono che il proprio parco auto crescerà o rimarrà stabile nei prossimi 24 mesi, altrettanti intendono ampliare la propria flotta in Paesi in fase di sviluppo, come Turchia, Russia e Brasile. Lo rivela l'indagine «The state of car policies in Europe and key fleet challenges», condotta a livello europeo da GE Capital International, uno dei maggiori istituti mondiali attivo nella gestione delle flotte aziendali e nel mercato del noleggio a lungo termine. In cima alle priorità dei fleet manager c'è il miglioramento dei comportamenti dei driver, indicato dal 61% degli intervistati come la principale preoccupazione; di questi il 41% spera in questo modo di ridurre i danni alle vetture e gli incidenti, mentre il 30% intende così ridurre la produzione di CO2.


Una seconda priorità, indicata dal 54% delle aziende dotate di una flotta internazionale, riguarda l'ottimizzazione dei costi di gestione mediante la sua centralizzazione; la terza area critica su cui intervenire, per migliorarne l'approccio, concerne la gestione del carburante, evidenziata dal 48% degli intervistati. Infine, una delle tendenze più interessanti che emergono dalla ricerca è la crescente attenzione alla gestione delle emissioni.

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