Gian Piero Scevola
A decidere i deferimenti ora ci si mette anche la Consob. Non bastavano le pesanti pressioni dalla Germania, con lo staff azzurro - da Abete a Lippi, da Riva a Buffon - impegnati a far rinviare le decisioni del Procuratore federale, Stefano Palazzi, per potersi dedicare in assoluta tranquillità e serenità alla decisiva partita con la Repubblica Ceca che potrebbe qualificarci agli ottavi del mondiale. La concentrazione in questi momenti è fondamentale, quindi è opportuno andarci piano nei possibili turbamenti psicologici degli azzurri. Ecco allora la richiesta di posticipare a venerdì i deferimenti. Con la logica conseguenza di andare oltre i termini superveloci imposti dal Commissario straordinario Guido Rossi.
A mettere un po di ordine ci ha però pensato però la Consob. Infatti Rossi, dintesa con il presidente Consob, Lamberto Cardia, e sentito pure Palazzi, ha deciso che i provvedimenti della Procura federale relativi alle recenti indagini sugli illeciti sportivi verranno comunicati oggi dopo la chiusura della Borsa, indicativamente quindi alle 17,30. Una decisione strana, ma anche parzialmente condivisibile. Palazzi, che aveva passato lintera giornata di martedì nella propria abitazione napoletana per studiare la relazione di Borrelli, in serata era già pronto con i deferimenti nei confronti di Juventus, Milan, Fiorentina, Lazio, Sampdoria e dei tanti dirigenti e arbitri coinvolti, ma Rossi lha stoppato. Ieri, di prima mattina, Palazzi sè incontrato in Federcalcio con il Commissario e con il suo vice Paolo Nicoletti e ha consegnato loro lelenco dei deferiti (praticamente tutti), lavandosi poi le mani sul momento della pubblicazione e della comunicazione dei deferimenti agli interessati. Lennesima dimostrazione di come Rossi e la giustizia sportiva abbiano impresso una spinta incredibilmente veloce a queste indagini, senza però fare i conti con la Consob, che si è fatta sentire al momento giusto.
Juventus e Lazio sono club quotati in Borsa e quindi qualsiasi iniziativa li riguardi deve passare per la commissione di vigilanza della Borsa. Deferire le società in base allarticolo 6 - quello dellillecito sportivo che, se provato, comporterebbe la sicura retrocessione nella categoria inferiore, quindi la serie B, con la Borsa ancora aperta e durante lorario di negoziazione - avrebbe comportato un turbamento nelle contrattazioni. A questo punto se landamento delle negoziazioni è anomalo (quando i parametri variano tra il 5 e il 10%), lauthority della Borsa ha la facoltà (e anche il dovere) di deciderne la sospensione. Come è capitato nei primi giorni quando, scoppiata «moggiopoli», il titolo Juventus era sceso del 50%: immediata sospensione degli scambi e riapertura a mercato più calmo. Anche se per le azioni di Juve e Lazio landamento è ormai a forma di montagne russe, con un su e giù che fa ben capire quali siano gli umori dei compratori rapportati al momento che stanno vivendo le due società.
Giusta la procedura, quindi, che non dovrebbe comportare problemi nellabbreviazione dei termini relativi ai procedimenti stabiliti da Rossi con apposito provvedimento. Al punto che la prevista apertura del processo di fronte alla Caf, nella pancia dellOlimpico a Roma, non subirà ritardi e avverrà martedì, con sentenza entro la prima decade di luglio, e quella dappello della Corte federale entro il 20 dello stesso mese. Ma questa volta il processo potrebbe essere epocale, con pesanti provvedimenti che riguardano grossi club e che potrebbero portare a una ristrutturazione dellintero sistema calcio per come era stato gestito negli ultimi ventanni.
Il rischio è enorme, così come la paura di sbagliare e di fare della giustizia sportiva una giustizia sommaria. Salza allora ammonitrice la voce di Silvio Berlusconi, da una settimana tornato presidente del Milan: «Il Milan è stato soltanto defraudato, resto della mia opinione. Ci spettano due scudetti come minimo.
Intanto lex presidente Figc nonché membro del Cio, Franco Carraro, ha chiesto alla Commissione etica del Cio di esaminare i suoi comportamenti, oggetto di indagine nello scandalo del nostro calcio.
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