I dilettanti dell’antimafia

I signori Diego Cammarata, Totò Cuffaro, Carlo Vizzini, Francesco Scoma e Giambattista Bufardeci, se non erro, sono di Forza Italia. Francesco Gorgione e Rosario Rappa sono di Rifondazione. Raffaele Lombardo è un autonomista. Franco Piro è della Margherita. Clemente Mastella è dell'Udeur. Orazio Licandro è del Pdci. Ora spiegatemi, ciò posto, che fine abbian fatto i diessini circa il gravissimo episodio che a Palermo sta riguardando Lirio Abbate, giovane cronista dell'Ansa minacciato di morte dalla mafia e perciò sotto scorta. Solo i diessini Costantino Garraffa e Giuseppe Lumia hanno aperto bocca, diversamente dai succitati. E siccome i giornali non hanno fatto molto meglio (c'era da commemorare Falcone) mettiamola così: che nella famosa crisi della politica possiamo ficcarci anche l'incapacità di comprendere episodi come questo.

A Palermo c'è un giovane giornalista, padre di una bambina di pochi mesi, che forse non ha il glamour di un Roberto Saviano ma è stato minacciato come in Sicilia non capitava da lustri. La ragione risiede in un libro che ha scritto, ma ne parleremo un'altra volta. C'è prima da leggere la realtà: che non sempre è a Ballarò o da Vespa, ma è qui, ora, subito. Svegliatevi. E forza Lirio.

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