I documenti necessari e la denuncia all’Inps

COLLOQUIO Confrontare le competenze dei candidati. Non sempre il riposo è di domenica: c’è la variabile del credo religioso

Il settore del lavoro domestico è in fase di rapida evoluzione (anche normativa), la maggioranza delle aspiranti colf e domestiche proviene da Paesi stranieri, spesso da realtà culturalmente molto diverse da quella italiana e si sta sempre più sindacalizzando. Per le famiglie è quindi ancora più importante effettuare una selezione del personale molto accurata. Prima di tutto è bene verificare se il lavoratore possiede i documenti necessari per risiedere sul territorio italiano (documento di identità, codice fiscale, permesso di soggiorno), poi è opportuno valutare le competenze del candidato (abilità nei lavori domestici, precisione, attitudini relazionali, conoscenza della lingua italiana), le sue disponibilità e necessità (l’orario di lavoro e gli eventuali riposi diversi dalla domenica per esempio per motivazioni legate al credo religioso) e, infine, appurare le richieste economiche.
Non sempre però si è in grado di svolgere direttamente questo tipo di controlli: può essere utile allora appoggiarsi ad esperti nel settore come le agenzie per la selezione del personale domestico. Sia che si scelga il «fai da te» sia che si preferisca rivolgersi agli esperti, una volta conclusa positivamente la fase delle verifiche e dei colloqui, arriva il momento dell’assunzione. Per prima cosa sarà necessario stipulare con la domestica un contratto di assunzione all’interno del quale dovranno essere indicati i termini del rapporto di lavoro: più precisamente orario giornaliero, orario settimanale, giorni lavorativi, periodo di prova, retribuzione pattuita e livello di inquadramento. A proposito di retribuzione è bene ricordare che è estremamente importante chiarire se la retribuzione concordata sia da considerarsi al netto o al lordo della parte di contributi previdenziali che spetta alla colf stessa pagare; questo eviterà spiacevoli incomprensioni che potrebbero incrinare il rapporto di fiducia.
Inoltre è indispensabile provvedere alla denuncia del rapporto di lavoro da inviare all’Inps. E ancora, nel caso di assunzione di personale extracomunitario, occorre stendere il contratto di soggiorno (modello Q, reperibile sul sito internet del ministero dell’Interno) da inoltrare allo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura, tanto più che all’invio di tale modello e alle informazioni in esso contenute è subordinato il rinnovo del permesso di soggiorno del lavoratore.

Dovranno essere comunicate tempestivamente alla Prefettura anche le eventuali modifiche relative al rapporto di lavoro. Sono esentati dall’invio di tale modello le famiglie che assumono un dipendente in possesso di carta di soggiorno permanente.

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