I due anni di Milano Dal trionfo del 2008 alla battaglia sui terreni

All’ora x mancano 1.666 giorni. Finora hanno tenuto banco soprattutto le polemiche. La festa per il trionfo nel 2008, con il sindaco e il governatore su un pullman rosso circondato da migliaia di milanesi lungo corso Buenos Aires, sembra un’altra storia. Dopo sono venuti i cambi al vertice della società Expo, via Paolo Glisenti, via Lucio Stanca, ora è in carica Giuseppe Sala. E la battaglia per i terreni. Nel 2015 il tema principale - si spera - sarà quello scelto da Milano per l’esposizione: «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Nelle 577 pagine del dossier di candidatura presentato al Bureau des exposition di Parigi sono riassunti opere, investimenti previsti, obiettivi attesi. Come i venti milioni di visitatori (il 30 per cento dei quali stranieri), una stima che è stata corretta al ribasso rispetto ai 29 milioni sognati all’inizio del viaggio. I costi operativi ammontano a 787 milioni di euro, i ricavi previsti dalla vendita dei biglietti a 528 milioni. Il prezzo medio dovrebbe oscillare tra i 18 e i 22 euro. All’esposizione, della durata di sei mesi, secondo le previsioni parteciperanno oltre 157 Paesi, per quelli in via di sviluppo è previsto un contributo di cento milioni di euro.

I costi sostenuti - dai 118 milioni per il personale agli 80 previsti per eventi culturali - rientreranno anche dalle sponsorizzazioni (circa 283 milioni previsti), dalle opere (257 milioni) e anche dalla lotteria nazionale che verrà abbinata all’evento (25 milioni). Per gestire l’organizzazione dell’evento verranno arruolati 32mila volontari.

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