I fondi comuni, che cosa sono e come funzionano

Qualsiasi forma di investimento può portare a dei guadagni interessanti ma occorre prestare attenzione ai rischi. Prima di scegliere tra le numerose offerte presenti sul mercato è quindi fondamentale avere ben presenti non solo le proprie necessità future e le aspirazioni di rendimento, ma anche fino a che punto si è disposti a incorrere nella possibilità di perdere almeno una parte del proprio denaro.
Senza lasciarsi attrarre dalla promessa di guadagni troppo facili, perché di norma le possibilità di rendimento di un investimento aumentano in proporzione al rischio contenuto nello stesso. Gli strumenti finanziari si dividono in due grandi insieme di base: le azioni, che rappresentano una parte infinitesima del capitale di una società, e le obbligazioni che invece sono titoli di debito e quindi sostanzialmente corrispondono a un prestito che il sottoscrittore concede alla singola società (nel caso dei bond corporate) o allo Stato come avviene per esempio con i Bot o i Btp italiani. Ci sono poi strumenti più sofisticati come i derivati o le opzioni (di molti tipi) e svariate proposte «preconfezionate» che li combinano. Il mondo degli investimenti è quindi complesso, difficile da affrontare in fai-da-te per chi non ne padroneggia le regole. Il primo consiglio è pertanto quello di affidarsi a un bravo esperto, capace di tradurre le aspirazioni del singolo in un corretto mix di investimenti (la cosiddetta asset allocation) secondo le linee guida della «diversificazione» sia temporale (più il tempo dell’investimento è prolungato più può essere opportuno alzare il rischio) sia geografica, sia tra i vari strumenti. Così da frammentare l’investimento su più prodotti e attutire il contraccolpo nel caso qualcosa non vada per il verso giusto. É poi sempre meglio privilegiare uno strumento semplice e facilmente comprensibile rispetto a un’altro complesso o, peggio, oscuro.
Un altro modo per investire in tutta sicurezza per i non esperti è sottoscrivere in maniera ragionata i Fondi comuni, classificati da Assogestioni in specifiche categorie a seconda della tipologia, e gli Etf (o Exchange traded fund). Questi ultimi propongono commissioni ridotte all’osso, ma a differenza dei fondi tradizionali non prevedono l’intervento di un gestore e replicano in modo passivo un dato indice di riferimento. I fondi hanno il pregio di essere prodotti trasparenti e facilmente monitorabili, è importante però affidarsi a un bravo gestore. Un piccolo risparmiatore può acquistare i fondi agli sportelli bancari, dai promotori finanziari o direttamente dai siti Internet delle banche online. Quest’ultima è spesso la soluzione più conveniente in termini di commissioni, perché le banche dirette, come avviene per i mutui e i conti correnti, riescono spesso a offrire condizioni accattivanti. Ing Direct, ad esempio, dal 2005 spinge la logica del «low cost» nei fondi con la linea degli Investimenti Arancio: ci sono prodotti come Dividendo Arancio (fondo azionario internazionale «high dividend»), Euro Arancio (fondo obbligazionario Euro ad elevato rating) e Mattone Arancio (fondo azionario immobiliare Europa). Si tratta inoltre di prodotti alla portata di tutte le tasche (per sottoscrivere un fondo di Ing bastano 100 euro) e che propongono la doppia opportunità di guadagno sia attraverso la valorizzazione delle quote sia la distribuzione annuale delle eventuali cedole. «I rendimenti dei fondi sono sistematicamente erosi, oltre che dalle commissioni di gestione, da una serie di costi aggiuntivi non sempre chiari per il cliente», commentano da Ing Direct Italia. «La grande innovazione da noi introdotta nel settore dei fondi è stata proprio la riduzione al minimo delle commissioni di gestione e contemporaneamente l’eliminazione di tutti i costi superflui, puntando a garantire la massima trasparenza».
Ing propone anche i fondi Profilati, che rientrano nella categoria dei fondi bilanciati di Assogestioni, e che sono così chiamati proprio perché sono pensati per soddisfare i diversi profili di rischio. E possono quindi essere per il risparmiatore un’ottima soluzione per scegliere il prodotto più adatto a sè. Per mediare i prezzi di acquisto e quindi i rischi cui espone in questo momento soprattutto la Borsa può poi essere opportuno aderire a un piano di accumulo.

Si tratta di soluzioni che danno la possibilità di costruire nel tempo il capitale, con investimenti mensili automatici. Con alcune banche online questo servizio è a zero spese, e c’è la possibilità di investire mensilmente anche soli 100 euro.

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