I fratelli Molinari sono due e sul green diventano nove

Francesco ha accanto Valentina, Edoardo è assistito da Anna. Poi ci sono gli appassionati genitori e i futuri suoceri

da Tolcinasco (Milano)
Questo alluvionato Telecom Italia Open di Tolcinasco i due fratelli Molinari, le nuove stelle del golf italiano, stanno in realtà giocandolo, a diverso titolo di variegati rapporti interfamigliari, in nove. Il conto torna così. Francesco «Chicco» ed Edoardo «Dodo» hanno al seguito i loro genitori Micaela e Paolo e le fidanzate Valentina e Anna. E qui dobbiamo aggiungere Vittorio e Luisa, papà e mamma di Anna, e Maria, madre di Valentina, che purtroppo ha perso di recente il padre Francesco. E proprio per quel gravissimo lutto «Chicco», la settimana scorsa, ha rinunciato a partecipare all'Open di Spagna.
Perché i due fratelli Molinari giocano in nove? Il motivo è riconducibile a interferenze emotive di non difficile interpretazione: i genitori sono gli angeli custodi dei loro figli campioni, le fidanzate e dintorni parentali partecipano con amore diverso, forse persino più intenso e moderno, alle imprese dei loro eroi. E dunque quest'Open, azzoppato dai malumori del cielo, li accorpa in una sorta di missione di gruppo da vivere e da concludere insieme.
Giusto di certe filosofie sentimentali legate agli eventi sportivi rilevanti ho discusso con Valentina e Anna, tanto amiche quanto per taluni versi differenti. Valentina Platini, 26 anni, laurea in Giurisprudenza e un Master Management europeo, figlia unica, esile e bionda, sposerà «Chicco» fra pochi giorni: fidanzati da due anni, si sono conosciuti cinque anni fa. Dice che «qualunque cosa succeda nel bene e nel male delle sue gare, siamo d'accordo che divideremo tutto, sul suo campo da golf - e dico suo perché io non gioco - e nella vita. E forse anche per stargli il più vicino possibile è nata la comune idea, dopo una mia esperienza di collaborazione con i suoi manager inglesi, che io curi in Italia i suoi diritti d'immagine e i rapporti con gli sponsor. So bene che Francesco è contento di sapermi e di vedermi vicino a lui tra il pubblico che lo segue sui campi da golf e mi accorgo di sentirmi felice quando il pubblico lo applaude. Disgraziatamente non sono in grado di dargli consigli tecnici sul piano golfistico. Ma mi consolo sapendo che sul campo lui basta a se stesso».
Anna Roscio, anch'ella di famiglia torinese come quelle di Valentina e dei Molinari, ragazza di 23 anni slanciata e castana, laureanda in Giurisprudenza, è una protagonista del green: fa parte della nazionale e ha vinto il campionato italiano match play. Anche papà Vittorio e mamma Luisa giocano a golf. Al fratello Marco, invece, piace - al di là degli studi - fare il calciatore: si diverte nel Canavese a livello di Eccellenza. Ricorda, con precisione disarmante, di avere conosciuto «Dodo» quando «l'8 maggio di otto anni fa io ne avevo 15 e lui 18. Ma no... noi adesso non pensiamo alle nozze... io sono troppo giovane. Certo quello è un bel traguardo. Vedremo... un giorno... speriamo di sì». Le ho domandato se lei, da golfista di rango, osi interferire negli «affari tecnici» del suo partner di lusso e Anna mi ha risposto che «se siamo a Torino ci alleniamo insieme. Ma se si parla di consigli, semmai è lui che ne dà a me. Eventualmente, se lui me lo chiede, gli faccio dei video e ne controllo lo swing.

Ma tutto finisce lì. Se sono qui con lui a Tolcinasco è perché so che lui ne è felice. Sono qui per la sua tranquillità e per dargli l'occasione di staccare dopo lo stress del campo».
Avanti così. Con gli occhi sereni della gioventù.

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