I genovesi che passano le ferie in Africa per festeggiare i 25 anni di «Zambia 2000»

Una ventina di giorni immersi nel cuore e nell’anima dell’Africa, con la voglia di mettersi in gioco, per il 25° anno consecutivo, e aiutare chi ha bisogno di tutto, consapevoli di portare a casa una lezione di umanità e di «Vangelo vissuto» che non ha eguali. Il 3 agosto tredici volontari di «Zambia 2000», gruppo francescano genovese composto da laici, raggiungeranno il continente africano. Da un quarto di secolo l’associazione realizza progetti e aiuti per le missioni dello Zambia gestite dalle suore francescane missionarie di Assisi insieme ai frati minori conventuali che a Genova hanno la responsabilità di alcune parrocchie. Simonetta Mazzetti, con il marito Giorgio tra i primi volontari del gruppo, racconta spirito e programma di un viaggio che è più di una semplice celebrazione: «L’Africa è il posto migliore dove festeggiare i nostri primi 25 anni di volontariato per i bisognosi. Non abbiamo un programma preciso. Arriveremo nelle nostre missioni, insieme a Padre Mario Peruzzo. Ascolteremo le esigenze delle suore e i frati che si occupano di quelle strutture e, con loro, progetteremo le iniziative di aiuto». E di aiuti per l’Africa in questi 25 anni di attività «Zambia 2000» ne ha inviati moltissimi. «Uno o due container di generi di prima necessità all’anno» dice Simonetta Mazzetti che precisa, «Lo scopo principale delle missioni di cui ci interessiamo, insieme a quello di fornire cibo e assistenza sanitaria alle popolazioni, è l’insegnamento. Aiutare i bimbi africani a costruirsi un futuro attraverso la scuola, è una delle cose più belle che un volontario più fare». Il «guadagno» è enorme per chi crede in valori umani e religiosi profondi. «Le comunità africane che conosciamo noi di Zambia 2000 vivono lo spirito del Vangelo senza conoscerlo. Per loro - assicura Simonetta Mazzetti - la solidarietà verso chi soffre, verso i bambini abbandonati e le famiglie in difficoltà, viene prima dell’interesse personale. Lì vige un’umanità davvero sorprendente. Un bambino orfano viene immediatamente soccorso e accolto in seno a gruppi famigliari che spesso non sono neppure parenti». Fino al 23 agosto, quindi, i volontari genovesi saranno nelle missioni si Saint Theresa, Saint Kalemba, Saint Joseph e Kabompo. «Si tratta di aree - chiarisce ancora la volontaria - che sono lontane dalla zona delle cascate Vittoria, unico circuito turistico dello Zambia. Nel resto del Paese - aggiunge Simonetta Mazzetti - ci sono situazioni di disagio gravissimo, aggravate dall’avvento dell’Aids, la sindrome da immunodeficienza acquisita, che ha contagiato molte comunità mietendo vittime soprattutto tra le generazioni di raccordo tra i bambini e gli anziani.

Così - spiega l’esponente di Zambia 2000 - è facile trovare bimbi e ragazzini abbandonati che trovano nelle missioni le uniche oasi di assistenza e ricovero in grado di garantire loro un futuro dignitoso di uomini e donne emancipati e liberi». Informazioni su storia e attività di Zambia 2000 anche su sito Internet www.zambia2000.it.

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