Le vittime dovevano essere loro: cani, topi e piccioni. Soprattutto però a rischiare grosso è «Fido». Una passeggiata può trasformarsi in una trappola mortale. Dopo il pesticida per uccidere gatti trovato nei giorni scorsi in via Checov, torna la triste moda dellavvelenamento che da qualche anno infesta i parchi milanesi con bocconi avvelenati e sacchetti di croccantini letali. È quanto denuncia lAssociazione italiana difesa animali ed ambiente, che è tornata a segnalare il fenomeno, purtroppo ricorrente. Le zone più colpite sarebbero quelle dei giardini di via Palestro, del Parco Sempione, del Parco Solari e del Parco Ravizza. Ma non è tutto: bocconi avvelenati e topicidi sarebbero stati sparsi secondo lAidaa anche in diverse aiuole pubbliche nella zona dei Navigli e in Piazza delle Bande Nere, oltre che nei cortili di alcune palazzine del centro storico milanese.
Ecco allora lavvertimento: «Se si dovessero rinvenire sacchetti contenenti croccantini o bocconi sospetti - suggerisce Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa - oltre ad evitare di farli mangiare al proprio cane è importante avvisare subito lAsl veterinaria di Milano e, se del caso, anche la polizia locale di Milano». Il problema si ripete da anni. Cè un preciso copione e un metodo «scientifico» per andare a segno il maggior numero di volte: chi sparge questo tipo di veleni vuole uccidere. Le intenzioni appaiono chiare quando si guarda a come parchi e giardini vengano «minati» dalle trappole. Nei giorni scorsi sono stati trovati dei sacchetti con croccantini avvelenati posizionati nelle stradine interne dei parchi e sotto alcune panchine. Ad altezza di quadrupede, insomma: le trappole sistemate in modo da essere avvistate e mangiate da Fido quando viene sciolto e lasciato libero. Aidaa ha inoltre raccolto diverse segnalazioni di croccantini avvelenati.
Nei giorni scorsi sono morti tre cani di piccola taglia di proprietà di altrettante persone che frequentano abitualmente i giardini di via Palestro nel cuore della città. «Occorre fare molta attenzione nel portare i cani al parco in quanto il rischio che possano mangiare croccantini o altro cibo avvelenato è tuttaltro che remoto», ha aggiunto Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa.\
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