I giornali stranieri (per adesso) ignorano Veltroni

E sulla rassegna stampa spunta un articolo del 2004

Michela Giachetta

«La Festa internazionale del Cinema è su tutti i giornali del mondo e in maniera molto visibile». Veltroni non nasconde la sua soddisfazione. Ieri è stato il giorno di avvio della kermesse. Per il sindaco cinefilo, «la realizzazione di un sogno», come ha più volte dichiarato. Un sogno che si realizza merita spazio e parole. Così, a margine della presentazione del logo della Festa, che apparirà sulle magliette utilizzate dalla Roma e dalla Lazio nelle prossime partite, Veltroni ha trovato spazio e parole, per dire che quella festa, da sogno che era, oggi è diventata realtà. Una realtà conosciuta e lanciata in tutto il mondo. «Neanche è iniziata e tutti i giornali hanno scritto pagine intere. Il Times, ad esempio - sottolinea il primo cittadino - dedica alla Festa e a Roma un ampio servizio». Veltroni è appagato e, a supporto della sua soddisfazione, lascia ai giornalisti una nutrita rassegna stampa in cui dovrebbero trovare conferma le sue parole. C’è un articolo di El Mundo, il quotidiano spagnolo. Segue un altro intervento della stampa iberica, pubblicato su El Pais. Cerchiamo il Times. Troviamo le pagine a cui fa riferimento Veltroni, ma nulla dicono sulla Festa del Cinema. «Quattro modi per passare una vacanza a Roma» è il titolo dell’articolo del quotidiano inglese presente nella rassegna stampa. Guardiamo la data: 17 ottobre 2004. Forse a Veltroni è venuta allora l’idea della kermesse. Ma di certo il Times lo ignorava. Difficile per chiunque, anche per quel quotidiano, fare due anni prima un articolo su una Festa ancora lontana dall’essere anche solo immaginata. Viene facile pensare a un errore. Uno scambio di articoli, magari. Sfogliando il numero del Times ieri in edicola non ce n’è traccia. Nelle 63 pagine pubblicate ieri dal quotidiano si parla di «bombe sporche», che un indù convertito all’Islam ha ammesso di progettare per lanciarle su Usa e Gran Bretagna. C’è un commento su Madonna, in cui ci si chiede perché la cantante americana tratta l’Africa come se fosse un bambino che ha bisogno di essere adottato e troviamo un articolo sui limiti del possesso di droghe, in discussione nelle stanze di Downing Street. Limiti definiti, al momento, «confusi». Su Roma, sulla sua festa cinematografica e sul tributo a Sir Sean Connery, però, non c’è traccia.
Il mistero viene spiegato qualche ora dopo dall’ufficio stampa di Veltroni. Nessuno scambio di articoli. «È stata una gaffe», ammettono. Sul Times non c’è nulla, infatti. «Ma nei giorni scorsi è venuto un importante giornale straniero a parlare con noi, per fare un pezzo sulla Festa del Cinema». Evidentemente non ancora pubblicato.

Nella rassegna stampa consegnata ieri ai giornalisti, infatti, El Mundo e El pais a parte, ci sono articoli di Abc news, di Entertainment & Leisure, dell’United press international e poco altro. Definirli «tutti i giornali del mondo» e dire che Roma e la Festa del Cinema sono messe in risalto «in maniera molto visibile» forse è eccessivo. Anche da parte di chi è alle prese con la realizzazione di un sogno.

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