È il fine settimana dedicato al dolce natalizio per eccellenza. La sagra del pampepato si svolge a Collevecchio, centro agricolo della Sabina, situato nella fascia collinare che fiancheggia la valle del Tevere. Domani e domenica, cantine aperte nel centro storico e degustazione dei prodotti e piatti tipici locali quali polenta e salsicce e le squisite pizze fritte.
Ma, intanto, scopriamo questo borgo che nasconde alcune risorse artistiche monumentali che vale la pena di segnalare. Eccone alcune: La Collegiata dellAnnunziata, sita sulla piazza principale, conserva un crocefisso ligneo policromo del VIII-IX secolo di stile bizantino, proveniente dallantica cappella di San Valentino mentre allinterno la chiesa ha assunto una configurazione barocca dovuta ai rimaneggiamenti avvenuti nel XVIII-IX secolo. Di notevole interesse è il campanile romanico con doppio ordine di bifore. Il bel palazzo Manichini del XVI secolo, realizzato su disegno del Vignola, con allinterno uno splendido camino seicentesco, si erge nellomonima via nella quale si accede attraverso un antico portale. Il Palazzo del tribunale pontificio (XVII sec.) con le annesse carceri, fa angolo fra la piazza principale e il corso. Ledificio, costruito su esplicita indicazione di papa Paolo V, fu utilizzato per offrire al governatore una sede per lamministrazione della giustizia. Risale al XVIII secolo il parco Orsini e la casina di caccia annessa. Attualmente di proprietà della famiglia Filippi, il parco è organizzato nei modi classici del giardino allitaliana con siepi di bosso e chioschi di alloro sotto i quali campeggiano ampie panchine ricavate da materiali marmorei provenienti dai vari scavi archeologici.
La tradizione vuole che Collevecchio abbia origine nel 1253 quando la popolazione, su autorizzazione di papa Innocenzo IV, venne indirizzata a stabilirsi in alture più salubri e, precisamente, in una località chiamata Colavetus, già abitata dal 1198. Il castello di Collevecchio dal 1283 fu, per qualche tempo, tributario di Narni e, poi, dal 1368, con alcune interruzioni, feudo degli Orsini fino alla morte di Valerio Orsini, abate di Fossanova ed ultimo signore di Collevecchio, avvenuta nel 1594. Per disposizione del papa Paolo V, il paese fu sede del governo generale della Sabina.Il governo pontificio resistette per circa due secoli, durante i quali la carica di governatore fu rivestita, per lo più, da illustri prelati, fra i quali il cardinale Giovan Francesco Albani che sarebbe, poi, diventato papa Clemente XI (1700-1721). Il borgo si arricchì sempre più di nuovi palazzi e, allantica configurazione medievale si sostituì quella rinascimentale e seicentesca che ancora oggi caratterizza il particolare centro storico. Il paese offre una buona ricettività con bed and breakfast e un antico monastero cinquecentesco situato su di una splendida collina che domina il paese, trasformato in un perfetto centro di relax e soggiorno immerso nel verde (www.ilconvento.it). Confortevoli e ben attrezzate sono anche le aziende agricole trasformate in oasi di pace dove si allevano in purezza cavalli purosangue e si possono seguire itinerari campestri in mountain bikes o partecipare a walking tours e a corsi di cucina (www.
I giorni del pampepato Collevecchio gli fa festa
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