L'ulivo della legalità Prima dell’inizio del corteo, nella piazza cui è stato dato il nome del politico ucciso, è stato piantato "l’ulivo della legalità", voluto dalla moglie e dai figli del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, a fianco della stele che ricorda Fortugno, "come simbolo dell’impegno di tutti contro tutte le criminalità".
Il corteo Alla processione stanno partecipando, oltre alla vedova Fortugno, Maria Grazia Laganà, ed ai figli, il prefetto di Reggio Calabria, Francesco Musolino, il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, i vicepresidenti dello stesso organismo,
Giuseppe Lumia e Mario Tassone, e sindaci della zona. Nel corpo del corteo sono presenti anche i gonfaloni della Regione, della Provincia di Reggio e dei Comuni di Polistena, Locri, Siderno, Caulonia, San Luca e Cinquefrondi. "La violenza è lo specchio della superficialità" Dopo una breve sosta davanti a Palazzo Nieddu, dove Fortugno fu ucciso il 16 ottobre di due anni fa, la manifestazione si sta adesso portando all’Istituto magistrale di Locri dove si svolgerà una tavola rotonda. I ragazzi marciando verso la scuola scandiscono slogan e mostrano striscioni e cartelli su due dei quali c’è scritto: "La forza, priva di saggezza, crolla sotto il suo stesso peso", e "La violenza è lo specchio di una società superficiale, senza capacità di esprimersi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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