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I graffiti del Leoncavallo messi sotto tutela. De Corato chiede annullamento del vincolo

I proprietari, tornati in possesso dell'ex cartiera di via Watteu dopo 30 anni di occupazione abusiva, non possono farci quasi nulla dal momento

I graffiti del Leoncavallo messi sotto tutela. De Corato chiede annullamento del vincolo
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Chiede che il vincolo che tutela i graffiti nei sotterranei del Leoncavallo, vincolo posto il 9 maggio 2023 "con tutela ope legis ai sensi del combinato disposto degli articoli 11 e 50 del D.Lgs. 42/2004 Codice dei beni culturali e del Paesaggio" in base a cui " non solo non possono essere deturpati o danneggiati, ma nemmeno staccati, e per estensione distrutti, senza l'autorizzazione della Soprintendenza" venga cancellato l'ex vicesindaco e deputato di FdI Riccardo de Corato.

Vincolo per altro che nel 2024 la società L'Orologio della famiglia Cabassi, proprietaria dell'immobile industriale in zona Greco, ha già tentato di far cancellare - con un ricorso al Tar- senza riuscirvi. Risultato i proprietari, tornati in possesso dell'ex cartiera di via Watteu dopo 30 anni di occupazione abusiva, non possono farci quasi nulla dal momento che non si possono toccare i sotterranei nè toccare in alcun modo l'archivio da 150 milioni di documenti che sono sotto procedimento di tutela storico archivistica. "Dopo il danno anche la beffa. I proprietari che sono rientrati in possesso dell'edificio abusivamente occupato dal centro sociale Leoncavallo non possono effettuare alcun tipo di lavoro perché da oltre 20 anni i graffiti sono sottoposti a vincolo come bene culturale - tuona De Corato - segno che evidentemente qualcuno all'epoca li riconobbe come opere d'arte.

Addirittura, in uno dei murales un poliziotto viene preso a calci nel sedere da un manifestante. Io credo che non si tratta di opere d'arte, che i proprietari hanno diritto a tornare nel pieno possesso della propria proprietà e che il vincolo dovrebbe essere ritirato immediatamente".

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