Cagliari Nuova tragedia nella raffineria della famiglia Moratti, la Saras, nel Cagliaritano. A distanza di meno di due anni dalla morte di tre persone, ieri mattina il cuore di un operaio siciliano venticinquenne, Pierpaolo Pulvirenti, ha smesso di battere dopo una notte di agonia: era rimasto intossicato da idrogeno solforato. Non era solo, con lui cerano altri due colleghi, anchessi rimasti feriti ma attualmente non in pericolo di vita.
Lincidente è accaduto lunedì nel tardo pomeriggio nellimpianto di Sarroch. Gli operai dell'impresa siciliana, la Star Service, avevano già raggiunto la metà della colonna su cui dovevano svolgere interventi di manutenzione straordinaria nellimpianto chiamato Dea, utilizzato per il lavaggio dell'ossido di zolfo. Per cause ancora da accertare, una folata di idrogeno solforato, un micidiale gas nervino che appena inalato blocca centri nervosi, ha investito Pulvirenti e il collega Gabriele Serrano. Il giovane è svenuto immediatamente. Il terzo operaio allora, nel tentativo foga di soccorrere i colleghi, è caduto da una scala fratturandosi una gamba. Immediati i soccorsi: prima le squadre interne della raffineria e poi del personale medico e paramedico delle ambulanze sono intervenuti per aiutare i tre, portati durgenza allospedale Santissima Trinità di Cagliari. Pulvirenti è morto ieri mattina nel reparto di Rianimazione. Grave ma fuori pericolo Serrano, mentre fortunatamente il terzo giovane, Luigi Catania, è riuscito a non respirare il veleno..
La tragedia di ieri ricorre a quasi due anni da quella del 28 maggio 2009, quando all'interno della Saras persero la vita altri tre lavoratori di Villa San Pietro, piccolo paese a pochi chilometri da Sarroch. Sullincidente di ieri la Procura di Cagliari ha aperto unindagine per omicidio colposo contro ignoti e disposto il sequestro del settore dell'impianto.
Lincidente ha messo in moto anche la macchina delle reazioni: dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che ha espresso la solidarietà sua e del govern,o ai sindacati che hanno indetto un giorno di sciopero già al primo turno d ieri. Il pm Emanuele Secci ha disposto il sequestro del settore della raffineria, la più grande del Mediterraneo, dove stavano lavorando i tre operai
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