I legali di Cir difendono il giudice: sentenza perfetta

«Una mazzata che farebbe tremare chiunque». Così Marina Berlusconi, presidente di Fininvest (e di Mondadori), definisce la sentenza di condanna al risarcimento della Cir di Carlo De Benedetti per la vicenda Mondadori, aprendo una giornata di battaglie legali al calor bianco. A stretto giro arriva la replica dei legali della Cir, gli avvocati Vincenzo Roppo ed Elisabetta Rubini: «Che l’obbligo di pagare 750 milioni - sottolineano in una nota - sia una “mazzata” per il debitore Fininvest, si può capire. Ma è stata una “mazzata” ancora più dura e ingiusta per il creditore Cir aver subito 20 anni fa, per responsabilità di Fininvest, un danno di pari dimensione economica. E la “mazzata” si ripeterebbe, a danno di Cir, se questa oggi non ne ricevesse il giusto risarcimento». Roppo e Rubini spiegano poi come, a loro parere, la sentenza del giudice Mesiano sia ineccepibile.

«Considerazioni infondate e fuorvianti in particolare quelle riguardanti Silvio Berlusconi - replica il difensore del premier, Niccolò Ghedini - Il Cavaliere non ha mai subito un giudizio di merito per tale vicenda». E i legali di Fininvest, che presenteranno in settimana, la richiesta d’appello, replicano definendo «imbarazzata» la difesa svolta da Cir nei confronti di «una sentenza a dir poco singolare».

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