Milano - Lele Mora "non si aspettava" di finire in carcere con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Lo hanno spiegato i suoi legali, gli avvocati Nicola Avanzi e Luca Giuliante, che sono arrivati in Tribunale a Milano per parlare con il pm Eugenio Fusco che coordina l’inchiesta assieme al collega Massimiliano Carducci. Il colloquio tra i difensori dell’agente dei vip e il pubblico ministero si terrà verso le 15.
Il talent scout "ha intenzione di rispondere alle domande del gip", hanno spiegato i due avvocati, aggiungendo che Mora "è tranquillo ed ha le idee chiare". Alla domanda dei cronisti se Mora fosse preparato a finire in carcere, gli avvocati hanno risposto: "Non se l’aspettava, assolutamente no". Mora sarà interrogato dal gip Fabio Antezza giovedì prossimo. Disposto a fare rientrare i soldi dalla Svizzera Lele Mora è disposto a far rientrare i soldi che avrebbe trasferito in Svizzera. Lo hanno spiegato i suoi legali, gli avvocati Luca Giuliante e Nicola Avanzi, ai cronisti, dopo un colloquio avuto con i pm di Milano Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci. "Aderiremo alle rogatorie fatte dai pm in Svizzera - ha spiegato l’avvocato Giuliante -, sarà una rogatoria semplificata, cioè noi metteremo a disposizione la documentazione". I pm che coordinano l’inchiesta infatti hanno "acceso" alcune rogatorie per rintracciare i soldi che l’agente dei vip avrebbe portato in Svizzera, distraendoli dal patrimonio della LM Management. Questo vuol dire che farete rientrare i soldi dalla Svizzera? hanno domandato i cronisti. L’avvocato Giuliante ha risposto: "Se ci sono ancora...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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