Basta, non paghiamo più la tassa a Santoro e compagni. Siamo stufi di passare denaro agli imbonitori di sinistra che sugli schermi Rai insultano e diffamano chi non la pensa come loro. Per questo motivo il Giornale ha lanciato una campagna di disobbedienza civile: non paghiamo più il canone. Se la Rai è un servizio pubblico allora sia al servizio proprio di quel pubblico, che la finanzia con il canone, e non di maestrini spocchiosi che tengono comizietti tossici manipolando l’informazione per scopi politici. Vogliono continuare a indottrinare i telespettatori? Lo facciano, ma non con i nostri soldi. L’iniziativa del Giornale ha raccolto valanghe di adesioni in poche ore non solo tra i nostri lettori ma anche nel mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo, dell’economia. Anche oggi pubblichiamo il vademecum per chi vuole disdire il canone. Continuate a scriverci e aderite anche alla raccolta di firme lanciata dalla leader del Movimento per l’Italia, Daniela Santanchè.
Se volete aderire alla campagna lanciata dal Giornale contro il canone Rai scrivete al direttore Vittorio Feltri: nocanone@ilgiornale.it
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