I macellai al Comune: «Non andremo al Car»

«Da macellatori a macellati. Veltroni a Roma non lascia un macello, ha venduto pure quello». Così ieri pomeriggio una trentina di lavoratori del Centro Carni di viale Palmiro Togliatti, indossando i camici bianchi da macelleria, ha manifestato sul piazzale del Campidoglio. Maestranze e operatori hanno ribadito il no allo spostamento del macello al Centro agroalimentare di Guidonia.
Come anticipato ieri da Il Giornale, le lettere che annunciano il trasferimento sarebbero però già pronte sul tavolo dell’assessore al commercio Gaetano Rizzo. «Siamo circa 50 operatori, 80 mestieranti e 500 lavoratori che operano nell’indotto - afferma Alessandro Piroli -. Ci vogliono vendere tutti in blocco alla CarGest, lo stesso operatore che gestisce il Car. Ma piuttosto che passare da imprenditori, come siamo ora, a un futuro da bischeri, preferiamo metterci in proprio». Gli operatori contestano fra l’altro di avere tirato fuori i soldi di tasca propria per contribuire alla ristrutturazione del Centro Carni alla Collatina: «E ora l’amministrazione comunale vuole spostarci in una struttura come il Car, che non funziona per ammissione stessa di chi ci opera - accusa Piroli -. La carne a Roma ha un prezzo inferiore rispetto ad altri Paesi europei, anche del 75 per cento, perché gli operatori riescono a svolgere una funzione di mediazione sul mercato e a garantire la qualità dei prodotti».
A raccogliere la protesta sono intervenuti sul piazzale del Marco Aurelio parecchi consiglieri comunali dell’opposizione, che erano in aula per discutere del Piano regolatore. «Il provvedimento dev’essere cancellato - afferma il consigliere di Forza Italia, Davide Bordoni - non è stato concordato con nessuno, né in commissione commercio né tantomeno in consiglio comunale. Chiediamo un tavolo di concertazione fra operatori e Comune per definire una volta per tutte la situazione. Fermo restando che per noi il Centro Carni deve restare a viale Togliatti». «Da parte dell’amministrazione comunale c’è un tentativo di speculazione immobiliare - accusa il consigliere comunale di An, Sergio Marchi - con la scusa di ridisegnare il Centro Carni si vuole creare in quell’area un centro direzionale, parte commerciale e parte residenziale. Abbiamo già detto di no allo spostamento del Centro Carni, quando Risorse per Roma ci ha presentato la prima bozza di progetto. E continuiamo a dire no oggi. Il Centro Carni, che oggi è un gioiello a livello europeo, deve restare a via Palmiro Togliatti. Fra l’altro - chiarisce Marchi - nel pacchetto delle delibere sugli accordi di programma, c’è anche la ratifica di quello che riprende la vecchia delibera 313/2005 che dismette il Centro Carni. Temiamo che vogliano farlo passare in extremis dopo l’approvazione del Prg».
Sostegno ai lavoratori anche da Dino Gasperini, capogruppo dell’Udc: «Che io ricordi, non è mai stato approvato un piano industriale che dice che a Guidonia si deve realizzare un centro di macellazione. In aula un provvedimento del genere non è mai arrivato. Fra l’altro la scelta di sovrapporre il Centro Carni al Car di Guidonia, già debole di suo, è inaccettabile».

Nel seguito del pomeriggio Bordoni ha contattato l’assessore Rizzo per chiedere spiegazioni. L’assessore ha risposto affermando di non aver sottoscritto alcun protocollo. Bordoni ha dunque richiesto la cancellazione di questa bozza di protocollo.

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