«I matrimoni civili? Facciamoli al Castello»

«Palazzo Dugnani è un palazzo stupendo e noi crediamo che sia giusto che sia dedicato al giorno più bello della vita dei milanesi»: questo il commento a caldo dell’assessore all’Anagrafe, Stefano Pillitteri, che giovedì si era dichiarato stupito dalla proposta del collega alla cultura Vittorio Sgarbi di destinare Palazzo Dugnani a Museo dell’Ottocento. A Palazzo Marino, però non si perde tempo e ieri durante la giunta è stata avanzata la proposta di celebrare i matrimoni civili al Castello Sforzesco. «Si tratta, al momento, soltanto di un’idea che valuteremo con attenzione - spiega Pillitteri - devo dire però che già oggi (ieri, ndr) ha riscosso il consenso di tutti i colleghi, compreso Vittorio Sgarbi e il sindaco Letizia Moratti». Decoro, bellezza, fruibilità e servizi sono le parole d’ordine dell’assessore all’Anagrafe che ieri ha tirato fuori dal cappello la sede sforzesca: «Per trovare Palazzo Dugnani ci è voluto circa un anno - lamenta Pillitteri - anche se non posso che essere contento che Sgarbi abbia intenzione di valorizzare ulteriormente lo splendido edificio di via Manin trasformandolo in museo. Certo il Castello o un’eventuale altra sede dovranno avere le stesse caratteristiche per poter essere scelti come sede per i matrimoni, che rappresenta il giorno più importante per la vita dei milanesi. Il castello è un luogo magico e bellissimo, ed è molto grande, quindi potrebbe non essere troppo difficile trovare una sala adatta. Offrirebbe anche dei vantaggi per quanto riguarda i parcheggi».

Stefano Pillitteri «ha lasciato il cuore» a palazzo Dugnani che aveva tutti i requisiti: bellezza, un parco meraviglioso, una sala d’attesa per i parenti «e i meravigliosi affreschi del Tiepolo difficili da reperire altrove», scherza l’assessore.

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