Caro direttore,
ho apprezzato molto i suoi due ultimi articoli sulla vicenda di Rosarno. Cè bisogno di uno Stato che ponga fine (senza se e senza ma) allimmigrazione clandestina. Daltro canto, una volta in Italia, agli immigrati bisogna garantire un lavoro, un alloggio e condizioni di vita accettabili. Se non è possibile, non si devono far entrare. Non possono essere sfruttati in questo modo e vivere come bestie. A Rosarno sono andati a unirsi diversi problemi, quello legato allimmigrazione selvaggia e quelli cronici del Mezzogiorno. Si devono condannare, nella maniera più assoluta, i neri che hanno messo a ferro e fuoco questa cittadina (non si possono accettare delle azioni così), ma dei calabresi e del «sistema Sud» ne vogliamo parlare? I nostri concittadini ormai sono assuefatti alla mafie locali e non si ribellano nemmeno più, se la situazione non va bene danno la colpa allo Stato, e perché non cè lavoro e perché cè povertà e perché, perché, perché...
I meridionali si diano da fare e si ribellino contro i mafiosi
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