I meriti dimenticati del governo fascista

Il risanamento delle zone paludose iniziato nel 1931, soprattutto nel Lazio, interessò un’area di circa 600 chilomteri quadrati. Nell’Agro Pontino, dal 1931 al 1938, erano sorti 68 nuovi centri rurali (Littoria, ora Latina, Sabaudia, Pomezia, Aprilia, ecc.). La malaria fu debellata e le antiche paludi malsane si trasformarono nelle terre sorridenti che oggi si possono ammirare. Inoltre a tutto il 1938 risultavano costruiti 19.726 Km di canali, 7.070 Km di strade e 22.504 ponti.
Sir Ivone Kirpatrick, capo, a quel tempo, della cancelleria all’ambasciata inglese a Roma, scrive, nel suo libro «Storia di Mussolini» (Ed. Longanesi, 1964), che «la bonifica dell’Agro Pontino è stata la più imponente opera che governante italiano abbia fatto, attraverso un’impresa che è stata tecnicamente grandiosa e socialmente benefica».
Questi meriti sono certi, inconfutabili, incontrovertibili, ma alcuni critici, ancora oggi ed astiosamente, obiettano che il Duce si preoccupava di fare pubblicità a se stesso..!
Ed è così che, tuttora, molte persone, forse la grande maggioranza degli italiani, nati durante o dopo il periodo bellico, ignorano del tutto la grandiosa vicenda della bonifica delle Paludi Pontine e delle stupende città che vi sono state edificate.
Barbara Palombelli ha scritto su «Magazine» che ogni qualvolta visiti Sabaudia avverte, con emozione e commozione, la sensazione di una, seppur moderna, antica bellezza e che l’architettura fascista è stata finalmente sdoganata.
Ciò è tanto vero se in molti parti del mondo (non mi risulta in Italia...), vengono allestite mostre delle opere architettoniche di quel periodo, eseguite in Italia e nelle Colonie che, allora, le appartenevano.
Da quell’evento sono passati ormai troppi anni e sarebbe il momento di fare giustizia della storia, dove trionfa l’ingiustizia, la menzogna, l’odio politico.
Sarebbe anche opportuno fare opera divulgativa nei giovani, attraverso la scuola ed i mezzi di comunicazione attualmente i più tecnicamente sofisticati, della storia, sottolineo storia e non politica, del periodo fascista, con le sue grandezze e le sue tragedie.
Eppure le varie reti televisive mandano in onda, negli orari più disparati, trasmissioni di sicuro infimo livello divulgativo ove gli argomenti, ne cito alcuni, sono «cosa succede quando il desiderio sessuale cala»; «quante prestazioni sessuali riesci a fare», insomma, un coacervo di offese ai sentimenti ed al pensare comune, per di più asseverato dottamente dagli atteggiamenti seriosi e pensosi dei conduttori e degli ospiti: hanno assolutamente ragione il Presidente Ciampi e la moglie quando la definiscono «tv spazzatura».


Meritorio ed istruttivo sarebbe trasmettere un po’ della nostra storia (non a senso unico...), e magari ricordare ai nostri nipoti che esiste quel capolavoro del libro «Cuore» e del suo protagonista quel ragazzo dal nome Garrone.

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