I mestieri più vecchi del mondo

Confesso un dubbio primordiale. Se non erro, in nessun popolo dell’antichità pre-romana il fatto che una donna si concedesse liberamente era ritenuto fuori dalla costumatezza. La prostituzione, presso alcuni popoli, aveva addirittura una consacrazione religiosa, e nella Roma augustea la relazione con una prostituta era considerata come qualsiasi altra. Nel mondo cattolico le cose sono cambiate, ma sino a un certo punto: la fede invita a preservare l'anima assai più della carne, giacché quest’ultima diverrà solo cenere, mentre l'anima, secondo il libero arbitrio di ciascuno, condurrà alla salvezza o alla dannazione. Sicché non mi è chiaro, giocandosi la partita attorno all'anima, perché dalle nostre parti vendere il proprio corpo sia ritenuto più grave che vendere la propria opinione.

I greci avversavano i sofisti proprio per questo: «Quando una persona vende la sua bellezza a chi vuol pagarla, la chiamano bagascia; nella stessa guisa, quegli che vende la sapienza per denari, si chiama sofista». Dunque piano coi giudizi, egregi colleghi: tante delle ragazzette citate in questi giorni, diversamente da tanti giornalisti, perlomeno si sono vendute col sorriso sulle labbra.

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