I «moderati» diventati fondamentalisti

Nato nel 1988 da un gruppo che si separa dal Centro islamico di Milano e Lombardia, l’Istituto culturale islamico di viale Jenner di Milano è inizialmente su posizioni più moderate rispetto al neotradizionalismo del Centro. Successivamente, però, il gruppo fondatore lascia l'Istituto è sostituito da una leadership fondamentalista di tipo radicale che sviluppa una decisa critica del neo-tradizionalismo dei Fratelli musulmani, accusati di moderatismo, e dell'Ucoi. L'Istituto diventa così punto di riferimento italiano delle correnti fondamentaliste radicali. Una delle attività principali dell'Istituto - che ha qualche migliaio di frequentatori - è una scuola frequentata da oltre duecento bambini, che si rivolge a quei figli di immigrati che, intenzionati a tornare nei loro paesi dopo un soggiorno relativamente breve, non sono interessati a inserirsi nella scuola italiana.

I certificati rilasciati dalla scuola dell'Istituto non sono riconosciuti in Italia, ma sono riconosciuti in alcuni paesi arabi. Sospettato di contatti con organizzazioni terroristiche, l'Istituto - che nega ogni addebito - è stato oggetto a partire dal giugno 1995 di ripetute irruzioni e indagini di polizia.

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