I moderati vincono

(...) che vorrei concentrarmi. Perchè - al di là del fatto che ha capito perfettamente lo spirito e i motivi per cui abbiamo apprezzato le prime mosse di Marta Vincenzi - Orlando ha colto in pieno il punto.
Se Marta si dimostra Super superando la ridicola posizione secondo la quale una moschea è da trattare come un problema urbanistico, alla stregua di un soppalco o di un box, perchè non dirlo? E, soprattutto, perchè non applaudirla?
Se Marta si dimostra Super sloggiando gli zingari e proteggendo i deboli veri, perchè non complimentarsi? Se Marta si dimostra Super comprendendo che la sicurezza è una cosa seria e che i veri deboli sono quelli in divisa e non quelli che violano sistematicamente le leggi, perchè non dire che fa bene?
I problemi, semmai, saranno nell’Unione. Perchè se la sinistra massimalista e i «cattolici adulti» non ci vogliono stare, allora per Marta saranno guai.
Perchè lei diventerà una specie di Prodi - più intelligente e capace, per carità - in balia della sua coalizione. Oppure, saranno guai per la sua coalizione. Tertium non datur.
In tutto questo, anche se molti suoi rappresentanti non se ne accorgono, il centrodestra ha già vinto. Perchè, quando si impone il proprio programma, quando si fa capire a tutti che le proprie idee sono superiori, si vince. É capitato a livello nazionale, con Veltroni sempre più vicino al programma elettorale della Casa delle libertà. E sta capitando a livello locale.
Proprio per questo, credo che Enrico Musso non debba affannarsi a creare link sul proprio sito internet dedicati a «chi copia veramente». Nè a scrivere lettere ai giornali in cui rivendica primogeniture. Rischia di apparire come quello che - dicono a Roma - nun ce vò stà, riducendo la sua classe, la sua intelligenza e la sua preparazione, rare se non uniche nel panorama genovese, all’immagine di uno sconfitto a cui piace scrivere, magari molto apprezzato dai giornalisti amanti della politique politicienne (spero di aver azzeccato l’assenza di accenti. Ma, nel caso, Enrico, che è madrelingua francese, saprà correggermi).


Meglio, molto meglio sedersi sulla riva del fiume, aspettare di vedere cosa succede in casa altrui, e - come scrive Peppino - gustarsi «il potere e l’autorità che viene dalla verità e dalla bontà delle idee e dei programmi». Il più forte dei poteri, credetemi.

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