Se il monumento è restaurato piace di più. Sarà anche ovvio ma tantè: chiese e affreschi ritoccati richiamano frotte di turisti. Chiamatelo, se volete, lindotto del restauro. Il tutto ha un fondamento scientifico. Una stima della Camera di commercio di Milano che ha incrociato i dati Istat 2008-2009 e il registro delle imprese, valuta come questindotto potrebbe crescere. Le mete imperdibili per un turista che arriva in città sono: il Duomo, la galleria Vittorio Emanuele, il Castello sforzesco, il cenacolo vinciano, Brera e la Scala. Un nuovo monumento da visitare a Milano permetterebbe un indotto di 68 milioni lanno, di 51 a Brescia, di 15 a Sondrio, di 14 a Como. Qualche esempio? Progettando restauri a monumenti significativi o realizzando progetti di ampia portata che piacciano a un vasto numero di persone si fa sì che i turisti si intrattengano per un periodo più lungo rispetto a quello preventivato. Il tutto diviso tra spese per shopping, trasporti, ristorazione e cultura. Se ne è parlato ieri in Assimpredil al convegno nellambito delliniziativa «Milano nei cantieri dellarte» (www.milanoneicantieridellarte.it) ideata da Assimpredil Ance, Camera di Commercio e Soprintendenza ai Beni culturali, in collaborazione con la Diocesi di Milano.
In Lombardia le imprese di restauro sono cresciute del 19 per cento negli ultimi cinque anni.
Fra i turisti richiamati dallarte, la fetta più grossa spetta agli stranieri che contribuiscono maggiormente alle entrate del settore con il 62,2 per cento del totale mentre rimane minore lincidenza del turista italiano (37,8 per cento). Più rilevanti poi per le entrate i turisti alberghieri (89,8 per cento) e meno quelli extralberghieri (10,2 per cento). Disaggregando la composizione del fatturato si osserva che tra le spese un terzo è generato da ristoranti e pizzerie e quasi il 24 per cento dallabbigliamento. Ancora una volta sono gli stranieri a contribuire maggiormente con eccezioni rappresentate dalle spese per i parcheggi (gli stranieri pesano per il 23,3 per cento), cibi e bevande nei supermercati (45,7 per cento), sigarette e giornali (48,9 per cento).
«I cantieri dellarte - ha dichiarato Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance - è anche loccasione per promuovere le competenze, il know-how e le tradizioni delle numerose imprese attive nel settore del restauro conservativo e del consolidamento statico di edifici storici.
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