Possiamo ripartire da Travaglio che, finalmente, conviene sulle mie posizioni: «Come scrive Sgarbi, non c’è alcuna differenza tra fare un pompino e fare una conferenza».
Dunque nel suo pompino quotidiano, Travaglio si affanna a giudicare, senza paura del ridicolo «la violenza fisica e psicologica... dei vecchi malvissuti che sbavano nei bunga bunga di Arcore». Chissà cosa avrebbe detto delle innumerevoli ragazze che stavano con Agnelli, o di Jacqueline Kennedy che stava con Onassis. Così come romene, moldave, russe, ucraine individuano il loro maturo allocco per farsi mantenere. Una novità?
Eppure anche Bersani non riesce a trattenersi: «Una minorenne dovrebbe andare a scuola e non a cena, per così dire, da vecchi ricconi». È evidente infatti che Ruby ha bisogno di essere tutelata da Bersani e che, come nel Medioevo, occorre tenerla lontana dal peccato. Perché Ruby è ingenua, lei come tutte le ragazze di 17 anni non ha nessuna idea del sesso e della seduzione. Bersani non ha mai letto Lolita , Bersani non ha mai letto Il diavolo in corpo di Radiguet e ha stabilito che l’attività sessuale comincia a 18 anni, come sanno tutti i ragazzi e tutte le ragazze. Però sappiamo che Pasolini fu cacciato dal Pci perché trovato a masturbare dei suoi allievi di 15 anni. Ma erano altri tempi.
Dal momento che la si butta in politica chissà se il futuro leader della sinistra Nichi Vendola non ha mai avuto rapporti sessuali con ragazzi di 17 anni perché dà per scontato che essi si configurino come prostituzione minorile. A nessuno viene in mente che una ragazza di 17 possa stare con un uomo maturo per libera scelta, per piacere, attratta dalla personalità e dal potere. Fattispecie non considerata né dai magistrati né dai commentatori ma ben presente a quelle donne e a quei genitori, compresi quelli di Noemi Letizia, che alla domanda su un ipotetico fidanzamento con il premier hanno risposto: «Magari! ».
Uno strano mondo dove scopare, con tutto quello che si è visto, è diventato un reato. Dichiara Vendola: «Questo Paese ha bisogno di decoro». Il decoro, evidentemente, è nella pratica omosessuale manifestata pubblicamente senza che nessuno se ne preoccupi o glielo rinfacci. Può davanti alla sua coscienza, Vendola affermare che è impossibile l’amore e il piacere erotico fra un adolescente e un uomo maturo? Ciò che era consentito a Pasolini è vietato a Berlusconi. Così la magistratura ha pensato bene di farci conoscere conversazioni e confidenze di ragazze anche maggiorenni prive di ogni interesse e di ogni autonomia di scelta, pressoché schiave. E finalmente liberate dalla magistratura che, senza intimidirle, le ha identificate, convocate in questura e interrogate per ore. Reato? Avere accettato un invito ad Arcore.
Una materia formidabile perché il premier possa riferire al Copasir, davanti a D’Alema e denunciare di non correre rischi per le sconosciute invitate. Tanto sono state puntualmente identificate dalla polizia inviata dai magistrati con evidente intimidazione. Questa è l’unica minaccia per Berlusconi e anche un insopportabile avviso tra moralismo e abuso di potere: «Guarda che se vai da Berlusconi noi lo sappiamo, ti intercettiamo e possiamo fermarti e interrogarti». Con questa procedura non è difficile trovare dei perfetti ideologi nei due comici di Repubblica Piero Colaprico e Giuseppe D’Avanzo i quali, senza ridere, scrivono per commuoverci: «Si legge di ragazze madri che si offrono al Drago per bisogno. Sono donne giovanissime, 20, 22 anni... molte di loro non hanno avuto una vita felice, involgarite dal mestiere, eppure fra diloroc’è chi non ne ha voluto più sapere di tornare».
Poi legge i nomi: Maria Esther Garcia Polanco, che io ho conosciuto alla Pupa e il secchione, e che mi ha invitato a uscire con lei con grande libertà e divertimento, Natalia Bush alta un metro e 90 sveglissima, Raissa Skorkina («Berlusconi lo adoro»), Barbara Guerra che ha avuto una vita felicissima, ha partecipato alla Fattoria 4 , è stata fidanzata con Mario Balotelli e così via. L’unica che prende le distanze ma non è mai stata invitata è Barbara D’Urso. Ma Colaprico e D’Avanzo non si trattengono, non hanno il sensodel ridicolo e vivono nell’ipocrisia senza accorgersene. Cosa ha detto qualunque maschio, compresi D’Avanzo e Colaprico, davanti a una bella ragazza che passa davanti al bar? «Che bella f...». E si può dire di una bella ragazza che è «fichissima »? È una fattispecie meramente linguistica che rientra nella figura retorica della sineddoche, la parte per il tutto. Eppure Colaprico e D’Avanzo non sentono ragioni. La povera Ruby è vittima: «Ruby racconta come agli occhi del Drago lei non è neanche un corpo ma una parte molto precisa di un corpo». Una semplice consuetudine linguistica infinitamente diffusa, ma don Colaprico e monsignor D’Avanzo non ci stanno: «Nel suo infantilismo e nella sua cinica ambizione Ruby non si sente nemmeno umiliata da questo. Quella parte del suo corpo, in fondo non è anche la sua fortuna?».
Difficile leggere un commento più insensato. Ne esce che la marocchina Ruby conosce meglio l’italiano dei due famosi giornalisti. Ma tutto questo perché accade? Perché noi siamo costretti a leggere le intercettazioni di storie vecchie come il mondo che hanno a che fare con un uomo ricco e potente che ha intorno donne giovani e belle che sono attratte da lui per il suo potere o per interesse. Come è sempre stato, come è. Come è giusto che sia. Così fan tutte e non si può dire che la storia del mondo non lo dimostri.
E una donna povera che sposa un uomo ricco cos’è?Per Colaprico, D’Avanzo e Travaglio una puttana. Io ne ho conosciute tante ma non ho mai pensato che non fossero consapevoli e artefici del loro destino. Dovrò ricredermi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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