Nicola Greco
Le precisazioni del Vaticano sul senso delle parole pronunciate da Papa Ratzinger alluniversità di Ratisbona non sono servite a placare la durissima reazione del mondo islamico: la polemica, al contrario, si fa sempre più aspra. DallIndonesia al Marocco, dal Pakistan allEgitto non cè Paese musulmano che non esprima parole di sdegno e di odio, chiedendo le scuse dirette del Pontefice.
Le affermazioni più dure vengono dalla Turchia, dove Salih Kapusuz, il numero due del partito islamico della Giustizia e del benessere (Akp), lo stesso del premier turco Recep Tayyip Erdogan, non ha esitato a paragonare Benedetto XVI a Hitler e a Mussolini. Le parole del Papa, ha detto Kapusuz, sono «il risultato di una penosa ignoranza» dellislam e del suo profeta, frutto di una «mentalità oscurantista che viene dai tempi bui del Medio Evo». E ha proseguito: «Benedetto, autore di dichiarazioni tanto insolenti e inopportune, passerà alla storia... nella stessa categoria di leader come Hitler e Mussolini».
Venerdì Ali Bardakoglu, responsabile del dipartimento per gli Affari religiosi di Ankara (una sorta di gran muftì turco), dopo aver invitato il Papa a «ritirare le sue parole e a chiedere scusa al mondo islamico», aveva messo in dubbio lopportunità che Benedetto XVI si rechi come previsto in visita in Turchia alla fine di novembre. E un gruppo di una ventina di dirigenti sindacali turchi per protesta ha deposto ieri una corona dalloro dipinta di nero davanti alla Nunziatura Vaticana di Ankara. «Condanniamo con odio e orrore le parole del Papa. Questo tipo di mentalità ha fatto cominciare le crociate nella storia», ha detto il presidente del sindacato Diyanet-Sen Bilal Eser.
Critiche anche dai gruppi parlamentari del governo e dellopposizione nel Parlamento di Ankara, mentre qualche giornale ha ricordato anche che Ratzinger, quando era cardinale, definì «antistorico» il progetto di adesione a pieno titolo della Turchia allUnione Europea.
Anche il gran muftì dei sunniti siriani, Ahmad Badr el Dine el Hassoun, in una lettera esprime a Ratzinger la sua preoccupazione per un possibile peggioramento delle relazioni interconfessionali. Secondo Hassoun, le parole di Benedetto XVI «sollevano fra i seguaci delle fedi religiose problemi intellettuali, culturali e religiosi».
Il Parlamento pachistano, con voto unanime, ha adottato una risoluzione che condanna il Papa per i suoi commenti «sprezzanti», chiedendo le scuse del Pontefice per avere offeso i sentimenti dei musulmani.
Una dura condanna viene anche dai Territori palestinesi e da Al Fatah, il partito del presidente Abu Mazen. Fahmi AZaarir, portavoce di Fatah in Cisgiordania, sostiene che il discorso del Papa «contiene insulti alla fede musulmana e al suo profeta Maometto», e avverte che le parole di Ratzinger rischiano di «far crescere ulteriormente lodio nel mondo verso lIslam e di favorire conflitti tra religioni e culture». Il premier di Hamas, Ismail Haniyeh, «rifiuta» le dichiarazioni del Pontefice, chiedendogli di «ritirare le sue parole e di smettere di offendere la religione islamica, che ha un miliardo e mezzo di seguaci».
Due ordigni e una granata sono stati lanciati contro una chiesa greco-ortodossa di Gaza, provocando danni materiali ma nessuna vittima.
Chiedono chiarimenti anche larcivescovo del Patriarcato ortodosso di Gerusalemme, Atallah Hanna, le comunità musulmane di Francia e Gran Bretagna.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.