I nipoti già in lite con i figli filippini: «Non risulta che li abbiano adottati»

Milano «Abbiamo saputo della morte di nostra zia dalla tv: da tempo a noi nipoti, che le siamo sempre stati tanto vicino, veniva impedito di vederla». Lo ha detto, sconvolta e tra le lacrime, Virginia Vianello, nipote di Raimondo, parlando anche a nome degli altri parenti.
«Da tempo non riuscivano più a metterci in contatto con lei perché ogni volta che telefonavamo o cercavamo di andarla a trovare i domestici filippini o chi per loro ci dicevano che non era possibile - ha aggiunto Virginia Vianello -. Ogni scusa era buona: stava dormendo, non stava bene, era uscita. Noi eravamo la famiglia di zia Sandra perché lei aveva dei parenti, ma alla lontana e con i quali non manteneva più rapporti da anni. Invece nessuno ci ha fatto neppure sapere che nostra zia era stata ricoverata in ospedale». E ancora: «Non è mai stata formalizzata nessuna adozione nei confronti dei domestici filippini e lo hanno riconosciuto anche loro in una recente intervista. Non mettiamo in dubbio ciò che quella famiglia ha fatto per i nostri zii, ma è stato accertato che non c’è stata alcuna adozione». Secondo testimonianze, è stato già trovato un testamento di Raimondo che lasciava tutti i suoi beni alla moglie Sandra.

Non è stato ancora accertato invece se la vedova, a sua volta, abbia lasciato un testamento. Oltre ai beni patrimoniali, come il lussuoso appartamento con piscina nella residenza «Acquario» a Milano 2, in questione è tutta la gestione dei diritti di immagine.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica