Cronaca locale

I Nomadi e Finardi accendono il Palasharp

Si chiama «Demo-Suona» ed è una sorta di festival nel festival. Già, perché per la prima volta il palinsesto concerti al PalaSharp di Lampugnano è stato appaltato all'esterno. Nello specifico, alla Barley Arts di Claudio Trotta, lo storico promoter di Bruce Springsteen. Dopo lo show di ieri degli Almamegretta (di nuovo assieme al cantante Raiz), il programma settimanale della kermesse entrerà decisamente nel vivo. Con un occhio di riguardo per alcuni pezzi da Novanta della storia del rock di casa nostra. Martedì, per esempio, palco aperto ai Nomadi. Alla maniera di Bob Dylan, la longeva formazione capitanata da Beppe Carletti è alle prese con un tour quasi permanente, con circa 130 concerti l'anno. Da sempre i Nomadi - all'attivo ben 56 album (tra dischi registrati in studio o dal vivo e raccolte varie), più collaborazioni artistiche con altri prestigiosi interpreti della musica italiana, dall'amico storico Francesco Guccini a Paolo Conte - trasmettono con la loro musica messaggi più o meno evidenti di denuncia e impegno sociale, anche se mai troppo politicizzati. L'ultimo album - uscito a giugno, s'intitola «Cuore vivo» ed è stabile ai piani alti nelle classifiche di vendita italiane da dieci settimane - contiene una raccolta di brani incisi nel decennio 1967-77, più una manciata di inediti. Mercoledì fari puntati sugli artisti che hanno fatto grande negli anni Settanta un'etichetta militante come la milanese Cramps: dagli Area (il loro seminale «Arbeit Nacht Frei», in bilico tra sonorità etniche, rock e jazz su un impianto progressive, fu il primo disco della «creatura» del patron Gianni Sassi) a Eugenio Finardi passando per Claudio Rocchi. Sarà invece la musica folk a farla da padrona nel prossimo fine settimana: venerdì con l'irlandese Davis Munnely Band e, sabato, con Fanfara Tirana, gruppo albanese di 15 elementi che, come è nello stile delle orchestre balcaniche, produrrà sonorità travolgenti e ritmi irresistibili. Niente da fare per il concerto di Jon Lord: lo show del tastierista/organista nonché fondatore dei Deep Purple, gravemente malato, inizialmente programmato per giovedì prossimo, è stato cancellato. Il 15 settembre sarà poi il giorno dello spettacolo «L'anima della terra (vista dalle stelle)»: protagoniste, in un connubio tanto intrigante quanto insolito, l'ex cantante dei Csi Ginevra Di Marco e l'astrofisica Margherita Hack. Confermati, invece, per venerdì 16 due baluardi del progressive italiano, il Banco del Mutuo Soccorso e Le Orme (con un'esclusiva mostra fotografica annessa, ricca di scatti d'epoca a grandissimi artisti come l'ex Genesis Peter Gabriel e l'ex Traffic Steve Winwood).

Infine, a chiudere «Demo-Suona», il 17 settembre, Roberto Vecchioni.

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