di Giorgio Spanio*
Se si lavora bene e si sta al fianco dell'imprenditore, sia nei momenti migliori che in quelli di difficoltà, quest'ultimo non vorrà fare a meno di un consulente fedele e preparato. Le aziende hanno bisogno di certezze, specialmente in un contesto economico e di mercato come quello in cui stiamo vivendo. L'imprenditore, oggi, cerca in tutti i modi di tagliare i costi, al fine di mantenere la sua competitività. E i professionisti non sono esclusi da questi tagli. Ecco perché il loro compito è soprattutto quello di dimostrare il loro valore, il loro essere indispensabili. Il giurista interno alle imprese si rivolge, quasi sempre, a professionisti di sua fiducia, possibilmente inseriti nella stessa struttura, onde evitare troppi riferimenti e, quindi, perdite di tempo nonché di efficienza.
Per quanto ovvio, nella prescelta associazione esterna ci devono essere le professionalità richieste dall'azienda, in caso contrario, diventa necessario ricercare i migliori consulenti nelle specifiche materie coinvolte. Bisogna sapersi guardare intorno e, soprattutto, non considerare solo il costo, perché un bravo professionista difficilmente è a buon mercato. Ci tengo a precisare, comunque, che i nostri imprenditori non hanno bisogno di consigli. Da tempo sostengo che sono tra i migliori al mondo. In tutte le situazioni di crisi si sono tirati su le maniche. Purtroppo non sono stati molto aiutati, altrimenti avrebbero fatto di più. Parole come delocalizzazione, che gradisco poco, e come internazionalizzazione, che invece mi piace, sono ben note ai nostri imprenditori, che sono già presenti in tutti i Paesi. Solo che non basta approcciare un mercato per conquistarlo, ancor più se in quello Stato ci sono barriere in entrata o aiuti a favore degli indigeni.
*Avvocato, socio fondatore dello studio legale
Pirola, Zei & Associati
