I nuovi farmaci dell'amore che fanno bene al cuore

Gli urologi della Società italiana di urologia (Siu) riuniti a Rimini per il loro 82/o congresso nazionale.

Un semplice esame del sangue lo rivela: assunto quotidianamente, a bassissimo dosaggio, il vardenafil, principio attivo utilizzato nel trattamento della disfunzione erettile, svolge una funzione preventiva, diminuendo il rischio cardiovascolare, di diabete e patologie coronariche. A presentare oggi questa novità sono gli urologi della Società italiana di urologia (Siu) riuniti a Rimini per il loro 82/o congresso nazionale. «È una novità di primaria importanza - spiega il Presidente della Società Italiana di Urologia (SIU) e primo autore dello studio Vincenzo Mirone - perché fino a questo momento non era stato possibile osservare in modo obiettivo, come ora grazie ad un esame sulle piastrine, l'attività dei farmaci inibitori della fosfodiesterasi-5 (come Levitra, Cialis e Viagra) sulla via metabolica dell'Ossido Nitrico, ovvero sul meccanismo biochimico dell'erezione». In pratica, su pazienti che presentano un determinato livello di Disfunzione Erettile, sarebbero misurabili dei miglioramenti anche su altre condizioni potenzialmente patologiche quali diabete, ipertensione e colesterolemia.

«Anche dal punto di vista psicologico - spiega Mirone - i benefici rilevati da questo studio pilota su un gruppo di pazienti sono incoraggianti, lasciando intravedere una nuova finestra terapeutica dei cosiddetti farmaci dell'amore, che da farmaci sintomatici diventerebbero farmaci di prevenzione».

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