I padri negati fanno camminare i loro diritti

Enza Colagrosso

Parte stamattina attorno alle 10 dal Colosseo la Million Dads March (milioni di padri in marcia). La manifestazione, alla sua quarta edizione, si svolgerà contemporaneamente anche in altre piazze d’Italia (Verona, Torino, Monza e Caserta) A promuovere la manifestazione a Roma è stata l’associazione Gesef (Genitori separati dai figli) assieme all’associazione Figli negati. Scegliere il 18 giugno per percorrere le vie delle città italiane non è casuale: in questo giorno, infatti, nei Paesi anglosassoni, si festeggia la festa del Papà, ricorrenza ammessa come momento per promuovere in tutto il mondo il riconoscimento di uno status legale, sociale e culturale paritario, da parte di entrambi i genitori, nei confronti della prole, anche dopo una separazione o un divorzio.
La manifestazione è un evento internazionale che si svolge anche in numerose città dei Paesi occidentali. Le difficoltà di rimanere «genitore presente» anche dopo l’allontanamento dalla famiglia è, infatti, problema comune a tutte le nazioni del mondo e sta assumendo proporzioni sempre più grandi, di anno in anno, anche nel nostro Paese. In Italia, infatti, ogni anno circa 100mila figli minorenni vengono «divisi» da un genitore a seguito della separazione o del divorzio. Nel 90 per cento dei casi, questo si traduce nell’allontanamento dei figli dal padre visto che l’attuale prassi giudiziaria, che regola separazione e divorzio prevede, sotto la totale discrezionalità del giudice, di affidare appunto i figli minori a un solo genitore, in genere la mamma. Questa, però, molto spesso non garantisce più al bambino di ricevere l’apporto educativo e affettivo da parte del genitore non convivente, cioè il papà, che viene nella maggior parte dei casi relegato al ruolo di «visitante» ed erogatore di risorse economiche. La manifestazione italiana Million Dads March vuole così rimarcare ancora una volta il diritto dei figli minori alla bigenitorialità, cioè all’affido condiviso da parte di entrambi i genitori. «La Gesef è impegnata da sempre nel difendere il diritto dei figli alla bigenitorialità - ci ha spiega Vincenzo Spavone, presidente dell’associazione - termine questo coniato da noi nel 2002. Poi il diritto alla bigenitorialità è stato sancito dalla legge numero 54 del 2006.

Non è possibile continuare a pensare che il problema dell’affido condiviso sia un problema degli altri - aggiunge Spavone - perché le cifre ci dicono che le separazioni sono in aumento. Solo a Roma una famiglia su tre è a rischio di separazione e un bambino su quattro è oggi figlio di genitori separati».

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